giovedì 18 aprile 2013

Aiuti per affrontare travaglio e parto.


Tratti dal libro La Gioia del parto, di Ina May Gaskin.


-         Il Calore: Fare un bagno caldo (solo se non si sono rotte le acque). Tenere i muscoli rigidi è molto difficile quando ci si trova nell’acqua calda.
-         Una borsa d’acqua calda all’altezza dei reni sarà di grande sollievo
-         Un massaggio sulla schiena sul collo e sulle gambe. Scuotendo i muscoli di natiche e cosce si riesce ad ottenere un metodo efficace di rilassamento per molte donne in travaglio. Questo metodo viene applicato istintivamente in diverse parti del mondo, il che indica il valore universale di questa tecnica.
-         Movimento e forza di gravità: fare una passeggiata, muoversi, camminare. Generalmente le posizioni e le attività scelte dalla partoriente per alleviare il dolore sono proprio quelle che favoriscono il travaglio o mettono il feto nella posizione giusta per il parto e migliorano la circolazione. Il movimento aiuta la dilatazione della cervice durante la prima fase del travaglio. Le posizioni comuni sono sedersi, inginocchiarsi, stare in piedi, accovacciarsi o mettersi a quattro zampe.
-         Bere: bere molto può prevenire la disidratazione e inoltre stimola il movimento mandandoti spesso in bagno. Stare sedute sul wc inoltre rilassa la muscolatura pelvica e aumenta la pressione del bambino sulla cervice e la discesa nel canale del parto.
-         Respiro: respirare lentamente e profondamente a bocca aperta. Respirare a fondo e lentamente può cambiare le sensazioni corporee della donna, così come i suoi pensieri. Provoca un generale rilassamento dei muscoli del corpo, specialmente quelli del pavimento pelvico oltre ad essere utile per l’espansione polmonare che aumenta la disponibilità di ossigeno per madre e bambino.
-         La componente sessuale del parto: i benefici che tecniche come la stimolazione dei capezzoli apportano all’andamento del travaglio sono di gran lunga superiori al rischio di provocare imbarazzo in chi vi osserva. La stimolazione dei capezzoli è uno dei migliori metodi per far ripartire un travaglio bloccato o accelerarne uno in corso poiché stimola la produzione di ossitocina naturale.
-         La legge dello sfintere: i travagli che non portano a un parto normale dopo un ragionevole spazio di tempo sono spesso rallentati o bloccati a causa di mancanza di intimità, paura o stimolazione della parte sbagliata del cervello della donna in travaglio. Gli sfinteri (bocca, ano, vagina) come ogni muscolo involontario, sono condizionati dalle emozioni, funzionano meglio in un’atmosfera rilassata, nell’intimità e in un luogo privato. Non reagiscono a un comando tipo “Spingi!” o “Rilassa!”. Si possono chiudere all’improvviso se un soggetto si arrabbia, viene spaventato o umiliato, perché alti livelli di adrenalina non favoriscono l’apertura degli sfinteri, talvolta li bloccano addirittura. Lo stato di rilassamento della mascella è direttamente correlato alla capacità della cervice della vagina e dell’ano di aprirsi completamente. Una delle migliori forme di analgesia è il sorriso o ancora meglio, la risata. “dico spesso che la parte bassa del nostro corpo funziona meglio quando quella alta (la mente) si diverte. E’ stupefacente come lavori meglio quando pensiamo a lei con umorismo e affetto piuttosto che con terrore e vergogna.”
-         La bocca: Se ho i muscoli del viso contratti, incoraggiami a rilassarli e ad aprire la bocca, rilassare la bocca aiuta a rilassare la cervice. “Le donne le cui bocche sono rilassate e aperte durante il travaglio e il parto raramente incorrono in lacerazioni. Questo effetto viene rafforzato se si emette anche un suono, sufficientemente basso da far vibrare la cassa toracica, al movimento dell’espirazione.” Non tutte le donne sono delle cantanti professioniste ma ognuna può intonare qualcosa mentre sta per partorire. Emettere suoni bassi con la bocca è utile al rilassamento. “L’ostetrica mi disse “Ok, bene così, sono suoni positivi, vai benone”. Tra una contrazione e l’altra cantavo “Omm, omm” un suono rilassante emesso a gola aperta. L’ostetrica a un certo punto mi suggerì di prendere un bel respiro e far vibrare le mie labbra come una pernacchia, come il verso del cavallo, perché era impossibile che la cervice rimanesse chiusa facendo questo movimento con la bocca.” Le donne che hanno provato questa tecnica quando hanno dolori mestruali l’hanno trovata estremamente utile per alleviare il dolore.
-         Baciarsi produce ossitocina. “Un’ostetrica suggerì a me e mio marito di baciarci durante le contrazioni, diceva che per lei era stato veramente utile durante i suoi parti.”
-         Connessione mente-corpo: Ricordare alla donna che il bambino sente la sua forza e anche la sua angoscia. Molto spesso una madre giunge a capire che non ha nulla da perdere parlando positivamente. Allora potrebbe dire a sua marito quanto gli vuole bene per esempio. “Non ho mai visto la cervice di nessuna donna rimanere serrata e inflessibile al suono di parole dolci e positive”.
-         Non respingere le contrazioni. Ogni contrazione, specialmente le più forti, avvicinano al momento del parto, sono quindi positive e devono quindi essere “desiderate” non temute. Non vanno affrontate come “contrazioni uterine” ma come “sensazioni interessanti che richiedono tutta la tua attenzione”. Una donna che soffre forti dolori mestruali è già, in qualche misura, allenata e ciò la dovrebbe aiutare a partorire senza essere terribilmente spaventata dal dolore in se stesso.
-         Visualizzare l’utero come una caverna inondata dall’oceano. Ogni onda che entra nella caverna viene poi spazzata via dalla bassa marea. Cerca di arrenderti a queste ondate e lasciati cullare.
-         L’uomo è un mammifero ed è in grado di affrontare un parto come qualunque altro grosso mammifero esistente sulla terra. Realizzare durante il travaglio questa verità aiuta ad affrontare con istintualità questa esperienza.
-         “Focalizzare l’attenzione su tutte le altre donne del mondo che si trovavano in travaglio come me non mi faceva sentire sola.”
-         “Mi resi conto che dovevo focalizzare la mia attenzione sul rimanere aperta. L’ostetrica mi disse di avere fiducia nel mio corpo che non avrebbe mai fatto nulla che non potesse sostenere.”
-         Udire qualcuno che dice che sta andando tutto per il verso giusto fa realmente sentire meglio. Frasi come “Stai ancora facendo progressi!” e “Sono certo che ce la farai” sono di enorme aiuto. “Era seduta sul letto tra le braccia di suo marito. Lui le sussurrava nell’orecchio che era meravigliosa lei fu certa di aver sentito aprirsi la cervice dopo aver udito quelle parole. Chiese al marito di ripetere quelle parole e lei sentì ancora la cervice che si apriva. Presto la cervice fu completamente dilatata e la donna partorì. Cosa c’è di più liberatorio per un padre in attesa di sapere che le sue parole piene di amore possono essere in grado di dare forza ed energia alla sua compagna per facilitarle il parto?”. “ Quante volte ho visto gli occhi di una donna spalancarsi per lo spavento per il potere delle contrazioni. Quando vedo quegli occhi so quali sono le parole che possono0 alleviare quel tipo di paura: Non ti preoccupare, non ho visto mai nessuna esplodere o dividersi a metà, uscirà solo il bambino, il tuo corpo è molto saggio, spinge fuori solo quello che deve uscire. Ciò che accade è che con il sollievo e la gratitudine arriva un’ondata di endorfine, oppiacei naturali.” “Portare un bambino in grembo deve essere privo di pericoli per le donne civilizzate quanto lo è per le selvagge!”.
-         Se la dilatazione subisce un arresto, incoraggiare a dire qualcosa di positivo. “Cominciai a dire “Penso di farcela” e poi ”So che ce la posso fare” “Posso aprirmi ancora di un centimetro” “Voglio solo aprirmi”e il bambino entrò nel canale da parto. Il parto è la prova che mente e corpo sono una cosa sola. Nel momento in cui la mia bocca si è aperta e ha lasciato uscire parole positive anche il collo dell’utero si è dilatato molto più che in precedenza.” “Dopo un po’ la visitai per vedere a che punto era la dilatazione e lei mi disse “Voglio solo lasciare uscire questo bambino”. Mentre diceva queste parole la cervice si dilatò di altri due centimetri sotto le mie dita. Fantastico pensai che si riesca a dire al proprio corpo esattamente cosa si vuole e che si riesca ad ottenerlo”
-         “Quando le contrazioni si fecero più forti mi suggerì di guardare qualcuno negli occhi.Le ostetriche hanno avuto fiducia in me e nel mio corpo e in loro non ho visto gli sguardi corrucciati e preoccupati, non pensavano che ero troppo lenta.”
-         “E’ importante ricordare che i nostri corpi devono essere progettati piuttosto bene altrimenti come si spiega che vi siano così tanti esseri umani anche in paesi del terzo mondo?”
-         Il dolore del parto: Quando ci si ferisce e si sente dolore il messaggio del dolore è “Vattene via!” oppure “Difenditi!”. Il Messaggio mandato dal dolore del parto è completamente differente. Dice: “Rilassa i tuoi muscoli pelvici. Lasciati andare, arrenditi. Segui la marea, non combatterla perché è più grande di te”. Durante una contrazione potrebbe capitare di sentirsi terribilmente lacerate ma i modi calmi e comprensivi e le parole di chi assiste possono comunicare che non c’è nessuna lacerazione in atto. La coscienza di ciò in questi momenti è così rassicurante  che spesso è possibile percepire il dolore che diminuisce o le proprie capacità di sopportazione che aumentano. “Sono le donne che fanno del loro meglio per venire incontro alle contrazioni e lavorare con loro che mi sembrano più portate ad avere un parto orgasmico”. La cosa interessante del dolore del parto è che si tratta di un dolore nitido, una volta che l’esperienza si è conclusa non c’è più, accade senza causare alcun danno al corpo. La donna che partorisce senza interventi chiude i conti con il dolore quando il bambino nasce.
-          “Lo sgabello da parto mi è stato utile per accelerare la discesa del bambino”
-         L’uso dell’epidurale aumenta i rischi di lacerazioni del perineo, il ricorso all’episiotomia, uso di ventosa e parto cesareo. Per questo è utile incoraggiare la donna a fidarsi delle sue capacità per poter evitare l’epidurale. L’utilizzo appropriato dell’epidurale è indicato nei seguenti casi: parto cesareo, travaglio abortivo, sofferenza fisica percepita come intollerabile in travaglio, fobia del travaglio, motivi medico-internistici che sconsigliano lo stress da travaglio.
-         Quando una donna arriva a dire frasi come “Non ce la faccio più” è sicuramente giuta al termine della dilatazione. Pertanto il travaglio è ormai avviato alla conclusione.
-         Non bisogna desiderare di spingere durante il travaglio, il parto non è un avvenimento atletico. E’ il corpo a dirti quando è il momento di spingere. Anticipare le spinte fa solo perdere energie essenziali facendoti arrivare esausta al momento delle vere spinte.
-         Anche se suona brutto, il vomito ha una sua funzione: un forte conato di vomito spinge in avanti il collo dell’utero facendo scivolare il bambino verso il basso. Di solito avviene poco prima che arrivi il moneto delle spinte.
-         Il perineo: la natura in tutte le sue azioni, intende adattare i suoi mezzi a un fine e il perineo non è certamente stato creato per essere lacerato. La maggior parte delle donne è ben equipaggiata per fare figli senza la più piccola lacerazione, ovviamente con un aiuto appropriato, una buona preparazione, una giusta atmosfera e riguardo nei loro confronti.
-         “43 delle prime 50 nascite che abbiamo assistito sono avvenute senza lacerazioni o episiotomia. Le 7 donne che avevano avuto bisogno di punti avevano avuto solo piccole lacerazioni.” “Judy mi aveva insegnato che una donna riesce a incrementare la larghezza della sua vagina durante il parto, dirigendo la sua attenzione nella giusta direzione, la fiducia di aprirsi” “Gli uomini danno per scontato che il loro organo sessuale possa diventare grosso e poi tornare piccolo senza alcun danno. Gli organi genitali delle donne hanno capacità simili, la differenza è che la congestione vascolare dell’uomo è a lui visibile, quella della donna no.”
-         Ridere durante il momento di incoronamento rilassa il perineo ed evita lacerazioni. “Quella risata, nel massimo momento di incoronamento rilassò il perineo al punto che nonostante la sensazione di bruciore che sentiva e una testa di 38 cm di diametro riuscì a partorire senza neanche un graffio.”
-         “Non mi lacerai ne mi fecero l’episiotomia. L’ostetrica aveva usato dell’olio caldo per massaggiarmi il perineo mentre stavo incoronando. Io poi avevo cercato di rimanere rilassata mentre partorivo. Tenendo faccia e muscoli del collo rilassati ed emettendo dei piccoli suoni ci riuscii grazie anche all’incoraggiamento e alle rassicurazioni delle ostetriche.”
-         Quando la testa del bambino sta per uscire cercate di rallentare il più possibile le vostre spinte.
-         “Alcune donne usano stimolare il clitoride mentre il bambino emerge. Questo atto sembra incrementare la vasodilatazione della vagina il che spiega come io non abbia mai assistito alla benché minima lacerazione nelle donne che hanno usato questo metodo di rilassamento durante il parto.”

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