giovedì 2 maggio 2013

I libri dei bambini, il gioco più bello.



E’ affascinante vedere con quanto stupore e passione un bimbo di poco più di un anno apprezza “la lettura”. Non passa giorno senza che Gaia vada a prendere uno, due, dieci libri dal suo scaffale e me li porti per un momento di coccole e condivisione.
Credo che amerà la lettura come l’ho amata io, sempre se la sua passione sopravvive ai probabili demotivanti anni di scuola italiana che la aspettano. Favorire questa passione è stato semplice: il ripiano più basso della libreria è stato svuotato. Sopra sono stati appoggiati  una decina dei suoi libri disposti in bella mostra (che periodicamente io cambio con qualcuno di nuovo o con libri vecchi ma che lei non vede da un po’). L'importante è soprattutto disporre i libri come se fossero in esposizione, con la copertina ben visibile, non impilati come quelli degli adulti. Infatti una bimba così piccola non è ancora in grado di riconoscere un libro dal bordo. Lei ha così accesso autonomo alla sua piccola libreria. La scelta dei libri poi è essenziale. Cartonati, libri sensoriali (con stoffa, e altri materiali), libri pop-up, libri colorati, piccoli e grandi…ma la cosa più importante sono le immagini. Io preferisco evitare i disegni freddi e squadrati tipo Peppa Pig. C’è un mondo di libri per bambini con illustrazioni meravigliose…troppo belli per essere preferiti ai freddi disegni fatti a computer!
E se ci rifletto, di tutti i libri della mia infanzia quelli che ricordo con più chiarezza e affetto sono proprio quelli con delle illustrazioni che mi hanno colpita. Probabilmente sarà così anche per lei. Certo anche il contenuto della storia è importante, i libri vanno scelti con cura.
Non do mai a Gaia un libro se prima non l'ho letto e guardato io. Potrebbe avere delle immagini che inquietano pure me, oppure una storia che da insegnamenti che non condivido.
E' come per il cibo: se al bambino dai sempre wustel e patatine dopo non puoi sorprenderti se non sa apprezzare un filetto di trota salmonata con le verdurine. E di certo, se dai trota salmonata al bimbo mentre tu ti mangi l'hot-dog , la cosa non funziona: dare l'esempio è fondamentale, altrimenti quello che insegni al bambino è solo l'ipocrisia.
Come per l'alimentazione, anche per sviluppare "il gusto della lettura" credo che il ruolo del genitore sia fondamentale, sia nel dare l'esempio (vedere che il genitore legge un libro, una rivista, il giornale...non importa cosa, ma LEGGE) che nel mettere il bambino nella condizione di poter sperimentare i vari "gusti", avere accesso a immaggini artistiche complesse, a trame e racconti che aprono la fantasia e non solo fermarsi alle immagini e agli eppisodi da cartone animato. Sta poi nella sensibilità del genitore scegliere se e quando censurare determinati messaggi devianti o immagini troppo forti di alcune letture.

Io credo che per poter diventare consumatori consapevoli e arricchirsi di contenuti davvero utili, i bambini vadano "nutriti" in modo consapevole, affinchè possano sviluppare il gusto della lettura e, crescendo, il loro senso critico per poter scegliere in autonomia i loro libri, secondo i LORO gusti, ma con la sensibilità acquisita da una ricca esperienza e non in semplice balia dei trucchi del marketing.

Riguardo al come leggere insieme ai bambini, ho trovato un bell'articolo su questo argomento che se desiderate potete approfondire!