giovedì 30 maggio 2013

Bimbo italiano risarcito dallo Stato per danni causati dal vaccino.



Sono rimasta frastornata dalla lettura di questo articolo, che desidero condividere. Avevo sentito dire che il vaccino più rischioso era proprio quello fatto a 15 mesi, contro rosolia, morbillo e parotite ma finora pensavo non fosse stato riconosciuto ufficialmente il nesso con l'autismo.
Certo, dobbiamo ricordare che questi casi sono estremamente rari grazie a Dio...interessante sarebbe sapere qual'è l'incidenza (e soprattutto i rischi di danni permanenti) per i bimbi NON vaccinati che si ammalano di rosolia, parotite o morbillo. Non sono informata in merito. Se qualcuna di voi lo fosse è invitata a scrivermi.
Nel frattempo, credo sia utile per una mamma conoscere anche questa realtà.


Il Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148:2012 del 15.3.2012, ha riconosciuto in capo al minore Valentino Bocca il nesso di causalità tra la vaccinazionel’autismo, ed i benefici di indennizzo di cui alla Legge n. 210/1992. Sono state accolte tutte le richieste difensive.
Di seguito riportiamo l’articolo riportato sul DailyMail il 15 Maggio e tradotto da COMILVA, Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà delle Vaccinazioni, nel quale si parla della "vittoria" di questi genitori che hanno visto riconosciuto il legame tra l’autismo del loro bambino e la vaccinazione trivalente fattagli a 15 mesi, il vaccino MPR, quello che quasi tutte le mamme fanno ai bimbi contro rosolia, morbillo e parotite. E’ una sentenza importante perchè per la prima volta viene riconosciuta legalmente la correlazione tra vaccino e danni fisici, una correlazione che da anni viene studiata e sostenuta dal gastroenterologo britannico Dr. Andrew Wakefield che nel 1998 pubblicò una ricerca sulla rivista The Lancet che suggeriva un possibile un legame tra il vaccino MPR, la malattia intestinale cronica e l’autismo.

Questo è l'articolo.

Per le mamme che scelgono di smettere di allattare


Per le mamme che scelgono di interrompere l' allattamento ma possono e desiderano farlo con la complicità dei loro bambini e senza lacrime, mi sono stati segnalati diversi libri che contengono ottimi consigli in merito.
Ve ne giro l'elenco, anche se sicuramente ne esistono molti altri utili allo scopo.


"Allattare, un gesto d'amore", di Paola Negri
(il mio libro sull'allattamento preferito, davvero molto completo)



"Allatti ancora?" di Norma Jane Bumgarner (Leche Ligue)


"E se poi prende il vizio?" di Alessandra Bortolotti , un bestseller ormai.



"Il concetto del continuum" di Jean Liedloff



"Sapore di mamma", di Paola Negri (per le mamme che scelgono l'allattamento prolungato, un libro pieno di incoraggiamenti riguardo la NON-Anormalità di questa scelta. Ma anche consigli per interrompere dolcemente)


E' chiaro in questi libri che il distacco dolce dal seno è tanto più semplice quanto più grande è il bambino perchè diventa possibile spiegargli le nostre esigenze (e soprattutto che lui le comprenda razionalmente) e "contrattare" con lui gli orari, le condizioni e la frequenza delle poppate, lasciando a lui l'onere di ricordarsi di chiedere. Potenzialemente in questo modo si possono ridurre le poppate progressivamente fino all'estinzione, a volte senza che lui nemmeno se ne renda conto.

Non mi stancherò mai di dire che ogni bambino è diverso, quindi non si può dare un'età "giusta" in cui sicuramente il bambino potrà capire ed accettare i vostri argomenti, ne dei "trucchi per far digerire meglio il distacco" che funzionino con tutti i bimbi. Sta alla mamma questa sensibilità e inventiva.

Certo, la soluzione più semplice (e salutare, sia per mamma che per bambino, visti i benefici dell'allattamento prolungato) è sempre quella che il bambino abbandoni il seno spontanemente, quando sarà lui a deciderlo, ma questo si può fare solo a patto che la madre viva sempre l'allattamento con piacere.
Le mamme che si trovano in questa situazione ma soffrono il giudizio della gente che le vede allattare un bambino "troppo grande" potranno trovare di immensa utilità ragionare col bimbo per decidere delle "regole", in modo da poter manterene la loro privacy per le poppate. Così il bimbo potrà continuare ad essere allattato, la mamma a godersi il suo allattamento e nessuno avrà più nulla da commentare.






RECENSIONE DEL LIBRO “RIME PER LE MANI”


Scritto da Bianca:
Rimeper Le Mani - collana ZeroTre
Libro di canzoni e filastrocche per bambini da 0 a 3 anni. Il libro è illustrato e comprende il CD. E’ bellissimo, sia per le immagini, piene di colori vivaci e  tonde e rassicuranti, sia per le canzoni/filastrocche carine, brevi ed orecchiabili. L’eccezionalità del libro , che non ho trovato altrove, è che le canzoni trattano temi nuovi (una a giocare con le dita, l’altra a saltare come rane, l’altra a usare le spalle, un’altra ad usare il bambino come impasto per il pane e divertirsi a massaggiarlo etc etc), che prevedono  il coinvolgimento fisico dell’adulto. Ci si ritrova quindi a muoversi, giocare e ballare con i bambini in maniera “guidata”, che risulta didattica per il bambino.  I temi sono diversi per difficoltà e tipi e seguono la crescita del bambino. Ogni tema (quindi canzone) ha una breve spiegazione dove si suggerisce quali movimenti fare con il bambino. Io l’ho proposto quando mio figlio aveva sei mesi, e da sottofondo è passato ad essere vero e proprio strumento di gioco. E’ il primo libro che il mio bambino ha riconosciuto, il primo gioco che mi ha chiesto, il primo oggetto che mi ha portato….mi sembra di capire che lo entusiasmi.