Parte questo giovedì, 19 settembre, il gruppo di condivisone per mamme e bambini!
Ci troveremo, questa volta ogni giovedì pomeriggio dalle ore 16,45,presso la sala del "Bioanch'io" di via Giovanni Amendola 19\a, zona San Pio X a Mantova.
"Mamme e bimbi, pomeriggio insieme" vuol essere un momento di condivisione per neo-mamme e mamme con bambini da 0-3 anni, ci aspetta un lungo autunno\inverno, passeremo pomeriggi a sostenerci,condividere informazioni corrette e aggiornate, parlare di tutto ciò che ruota intorno alla vita di mamme, piccole gioie quotidiane ma anche difficoltà e dubbi dell'essere genitore, il tutto in compagnia della vostra consulente IBCLC e Doula Francesca.
Gli argomenti saranno liberi, ogni madre può portare la propria esperienza!
Parleremo di allattamento, sonno e risvegli notturni, ritorno al lavoro, vita di coppia e bambini, consapevolezza femminile, cose utili e non per i nostri bebè e piccoli, portare in fascia, ecologia e pannolini lavabili, libri per mamme e genitori e tanto altro!
Ci sarà la possibilità di pesata settimanale per i bebè, scambio pannolini lavabili e pannolinoteca, provare vari supporti porta bimbo, per chi lo desidera mercatino di scambio vestitini e oggetti per i piccoli.
Nella sala avremo spazio gioco per i bambini più grandicelli, cambio per i piccoli, cuscini per allattare comodamente, scaldabiberon.
Il costo mensile degli incontri (4 incontri al mese) è di 30euro,questo giovedì sarà un incontro di conoscenza gratuito!!
Per confermare la presenza chiama al 393.8316967 o scrivimi afrancesca.albertimn@gmail.com
Conforto, suggerimenti, idee e segnalazioni di ogni genere, condivise da mamme mantovane per mamme , neomamme e "pre-mamme" in cerca di...qualcosa!
mercoledì 2 ottobre 2013
"Io quando avrò dei figli non lo farò mai!"...come cambiano le opinioni...
Un'amica di Annalisa le chiede via email maggiori informazioni sul perchè delle sue scelte di madre. Ho chiesto ad Annalisa di condividere con noi la sua risposta. Eccola qui.
Risposta a un'amica non
mamma.
Credo che sarà difficile da comprendere quello che ti
dirò.
Non so se faccio bene a dirtele queste cose perchè so che
per arrivare a dirtele ho fatto un percorso che tu chiaramente non hai fatto,
quindi credo che non comprenderai del tutto.
Probabilmente ti scandalizzerai.
E' normale, anche io lo avrei fatto prima di di
Sara.
Poi ti sembrerà che ti voglio convincere invece non è
così, è solo che ho delle informazioni che tu non hai.
Il giorno che anche tu sarai madre se me lo permetterai ti
passerò tutte queste informazioni e poi qualunque cosa tu deciderai di fare coi
tuoi figli non mi riguarderà, non ti criticherò stai sicura, anche se farai
delle scelte opposte alle mie.
L'importante è che tu sappia, prima di
scegliere.
Io ti consiglio di sospendere ogni giudizio per il momento
su il mio modo di essere madre, vedrai che quando sarà il tuo turno avrai le
idee molto più chiare, anche perchè finchè non conosci tuo figlio c'è poco da
decidere o preparare in anticipo.
Anche mia sorella mi chiedeva quando ero incinta "ma che
madre sarai?" e io le ho sempre risposto "come faccio a saperlo? quando sarò
madre saprò che madre vorrò essere". Ecco, vorrei dirti questo, non preoccuparti
ora, perchè il tuo percorso deve ancora iniziare. Non importa cosa tu sai ora,
quando avrai un bambino in braccio tutto il mondo ti sembrerà
diverso.
Le cose che ti scriverò ora, prima di avere mia figlia non
avrei MAI e poi MAI pensato che sarebbero uscite dalle mie labbra, prima di
diventare madre.
Tutte le informazioni che ti scrivo qui non provengono
dalla mia fantasia o da mie deduzioni personali, sono tutte informazioni
ampiamente documentate e scientificamente accertate che ho riscontrato nella
lettura di una ventina di libri circa e nell'incontro con alcuni specialisti che
me ne hanno confermato la veridicità (3 pediatri, una psicologa infantile, 3 mie
amiche ostetriche di nuova generazione, una consulente certificata di
allattamento materno...e ogni tanto incontro uno specialista nuovo che me le
ribadisce) e tutto corrisponde. Inoltre frequento anche un paio di forum e
un gruppi di discussione per mamme su facebook e queste informazioni vengono
anche confermate da mamme che le hanno utilizzate per i loro bambini che ora
sono già grandini.
L'unico vero problema di "uscire dal coro" è quello di
crearsi una rete di supporto di gente informata come te, altrimenti se vivi sola
in mezzo a persone ignoranti (nel senso che ignorano quello che tu invece sai)
finisci per uniformarti.
Ti prego di credermi se ti dico che se rileggerai questa
mia email quando avrai un bambino la vedrai con tutt'altri occhi.
Ma è così, davvero, c'è una vita pre-bimbo e una vita-post
bimbo.
Innanzitutto ho imparato che non ci sono regole. Non c'è un
manuale di puericultura che si possa applicare indistintamente a qualunque
coppia mamma-bimbo.
Ma ho imparato anche che la maggior parte delle madri non
possiede molte informazioni e neanche le cerca, si ferma alla puntata di SOS
Tata, alle seduzioni del marketing, alla "moda". Il motivo per cui molti bambini
oggi vengono svezzati presto dal seno o nemmeno mai allattati, o lasciati
piangere nel loro lettino fino allo sfinimento, o ingozzati a forza per paura
che non mangino abbastanza, è perchè le loro madri sono in possesso solo di
informazioni che provengono dalla televisione, da luoghi comuni o popolari privi
di fondamento scientifico, da influenze sociali o specialisti poco aggiornati
sulle recenti scoperte scientifiche se non addirittura in mala fede, per
accaparrarsi più "pazienti".
Ogni madre ha il sacrosanto diritto di prendere le proprie
decisioni in merito alla cura dei propri figli, e nessuno dovrebbe mai metterci
il naso, ma quello che io auguro a tutte le madri è che prima di scegliere si
preoccupino di conoscere tutto e non si limito a prendere delle decisioni per
seguire la massa, senza mai porsi un "perchè?" o un "ma io sono felice di fare
così?".
Ogni bambino è diverso e ogni mamma è
diversa.
Quello che faccio io, le mie scelte, non pretendono di
essere quelle universalmente giuste, sono solo le mie soluzioni alla mia
situazione (con la MIA bambina). Ogni amica mamma che conosco ha una storia
diversa da raccontare, alcune condividono con me l'allattamento a oltranza e il
co-sleeping (dormire tutti insieme nel lettone) , altre hanno fatto scelte o
hanno avuto possibilità diverse (a una mia amica la bimba ha smesso
autonomamente di cercare il seno a 11 mesi)
è normale che a
quasi due anni si addormenti ancora al seno? Il latte la nutre
ancora?
Ti cambio la domanda:
E' normale che si addormenti col ciuccio un bambino di due anni? io non
lo so perchè non ho mai visto altri bambini, ma credo che la risposta sia sì.
Pertanto, partendo dall'assunto che il ciuccio e il biberon sono surrogati del
seno materno, trovo anche che sia normale che un bambino ciucci ancora al seno
per addormentarsi. Non è una questione di ciuccio o tetta ma un istinto di
suzione. Questo istinto è socialmente accettabile se il bambino ciuccia un
biberon, ma è socialmente inaccettabile se succhia il seno. Perchè?
Dipende dalla cultura in cui vivi, perchè in altre culture
questi tabù non esistono.
Il latte nutre ancora eccome.
Un altro falso storico diffuso negli anni settanta dalle
ditte che producevano latte in polvere per aumentare le vendite.
In effetti se ci pensi siamo mammiferi tanto quanto lo
sono le mucche, ne più ne meno, eppure nessuno mette in discussione il latte che
proviene da mucche che vengono munte per anni di seguito. Perchè il nostro
dovrebbe non andare più bene dopo soli pochi mesi?
Analisi di laboratorio mostrano che il latte col passare
dei mesi si modifica (si adatta ai bisogni del bambino mano a mano che cresce)
ma non perde consistenza ne nutrienti.
In Africa i bambini vengono allattati fino anche a 7 anni
e nessuno ha dubbi sul fatto che il latte continui ad essere nutriente. Infine
io stessa ho appurato che Sara, nonostante faccia periodi in cui mangia
pochissimo ma ciuccia di più acquista comunque centimetri in
altezza.
se avessi un altro figlio, come faresti? Cioè, il trattamento esclusivo
che stai dando alla Sara, non potresti farlo anche con un altro, perché avresti
sempre un'altra figlia che anche se più grande, c'è. Quindi come
faresti?
Se arrivasse un altro bambino e Sara ciucciasse ancora non
lo so cosa farei, e non posso prevederlo con certezza finchè non conosco il
nuovo bambino. Non ci sono problemi comunque perchè ci sono tante possibilità:
Sara potrebbe disinteressarsi al seno perchè quando rimani incinta il latte
cambia sapore e tanti bimbi non lo vogliono più, oppure lei potrebbe continuare
a ciucciare ma a me potrebbe dare fastidio al seno (ad alcune mamme capita) e
potrei allora cercare di far diminuire le poppate (Sara mano a mano che cresce è
sempre più disponibile a trovare compromessi perchè ci si può ragionare sempre
di più con lei) oppure potrei continuare ad allattare e poi con la nascita del
secondo continuare ad allattare entrambi. Si ho detto ENTRAMBI. Immagino la tua
faccia in questo momento. Si chiama allattamento in tandem e conosco un paio di
mamme che lo fanno. Ce ne sono diverse a dire la verità ma si guardano bene dal
farlo sapere in pubblico, sempre perchè non è una cosa socialmente accettabile.
Solo i libri ne parlano senza pudore.
Effettivamente fa bene anche a lei questo tipo di attaccamento alla
madre? Non lo so.. perché poi ci sono bimbi che vengono abituati a stare
"staccati" che vanno a dormire nel lettone con i genitori. . quindi ci sono
tante cose che cozzano secondo me tra loro.
Brava, ovviamente anche io me lo sono chiesto. Com'è che i più dicono che
bisogna staccare il bambino dal seno? che è un vizio da togliere? C'è qualche
risvolto psicologico che può compromettere lo sviluppo di mia figlia?
Non posso riassumerti qui in poche righe tutte le informazioni che ho
raccolto in due anni, ma sappi che avevo i tuoi stessi dubbi, e li ho colmati
completamente e sono straconvinta di quello che faccio ormai e le tue domande
sono passato per me perchè ne conosco le inconsistenti origini.
Diciamo che è cominciato tutto dal parto. Partorendo ho capito o piuttosto
"ricordato" di essere un mammifero. Ho potuto provare sulla mia pelle la
bellezza del fidarsi della natura e ho continuato su questo percorso che finora
mi ha portato solo benefici. Diciamo che da lì ho come fatto uno studio
antropologico sulla specie umana, come se fossi un extraterrestre che cerca di
capire le dinamiche umane. Ho fatto una scelta "ecologica "si può dire, di
"amore per la natura" e con questo non intendo andare a partorire nei
boschi, girare scalza o convertirmi a una religione pagana o animista! Si tratta
solo di aprire gli occhi e riconoscere che la natura ha delle leggi sagge, che
hanno un loro perchè. A volte non le capisci ma se ti fidi, o meglio "affidi"
tutto diventa più facile. Partorire diventa un'impresa epica e bellissima, il
fatto che tua figlia lecchi le suole delle scarpe e non si ammali mai sembra un
miracolo, il fatto che tutta la famiglia nonni compresi si prenda il virus
intestinale e tua figlia, prendendosi la sola precauzione di smettere di
mangiare e nutrirsi per alcuni giorni di solo latte materno evita vomito e
diarrea e scoppia di salute alla facciaccia nostra è una vera lezione di vita,
il fatto che la maggior parte delle mamme si lamentino della mancanza di sonno
mentre io dormo perfettamente e per tutte le ore che mi occorrono (8 al giorno)
non è un caso...sono solo alcuni esempi di quanto mi torna indietro dal non
interferire col naturale sviluppo infantile e con le leggi naturali della nostra
specie, che ci vogliono mammiferi "portatori", ovvero con piccoli sempre
attaccati addosso. Non siamo nidiacei come gatti ne nidifughi come i cavalli.
Siamo portatori attivi, come gli scimpanzè. Se ci comportiamo da gatto o da
cavallo ecco che il nostro cucciolo si lamenta, giustamente.
La fiducia verso le leggi della natura mi ha conseguentemente regalato fiducia nella mia bambina, nei suoi istinti e nei suoi ritmi. Passaggi come lo svezzamento ( o meglio, l'introduzione di cibi solidi, visto che l'allattamento permane) o lo "spannolinamento" sono e sono state tappe assolutamente serene, divertenti, piene di soddisfazione e senza alcun trauma. Il rapporto col cibo e con il vasino si è creato con grande naturalezza. E' un vero peccato che molte madri siano indotte a vivere queste importanti tappe dello sviluppo con ansie e frustrazioni. La natura avrebbe già predisposto tutto.
Ora, cercando di risponderti, il fatto è che (e non lo dico io, sia chiaro,
ma specialisti del settore) l'istinto di suzione è appunto un istinto. Non è un
comportamento indotto dalla madre ma un bisogno fisiologico del bambino. Non ho
sufficiente tempo per dilungarmi sulla storia dell'uomo che oggi ci ha portato a
ritenere necessario separare la madre dal bambino precocemente (ovvero prima che
il bambino abbia esaurito questo suo bisogno) ma il punto fondamentale è che i
presupposti per cui l'allattamento prolungato provochino dei danni è una bufala:
i bambini allattati a lungo al seno non diventano omosessuali, non crescono
fragili e più dipendenti dalla madre (i bambini sono dipendenti per loro
natura), l'allattamento prolungato non ha nessun effetto negativo, solo
positivi, sia fisici che psicologici, sia alla madre che al bambino.
Basta allargare un pò la mente per rendersene conto d'altronde: non mi pare
che la popolazione africana abbia grossi problemi di omosessualità, anzi, ne
che si possa dire che gli africani siano un popolo insicuro e
mammone...confronto agli italiani..!
Detto questo, se vedi un bambino succhiare il ciuccio o addormentarsi da
solo è perchè gli è stato dato un surrogato materno: il ciuccio, un pupazzetto,
una copertina...lui finge che sia la madre per consolarsi. Personalmente lo
trovo triste. Non voglio demonizzare i ciucci, le copertine e i pupazzetti eh!
Solo che mi dispiace quando queste cose sono imposte invece che proposte.
Personalmente ho scelto di non imporre nulla a mia figlia, di proporle tutto ma
poi di ascoltare i suoi bisogni e darle quello che chiede, che a parere mio, è
davvero poco tra l'altro: Vuole solo coccole, mi chiede di essere rassicurata
sul fatto che la amo.
Tu mi dicevi che questo attaccamento servirà a renderla
indipendente giusto? Ma con il secondo o meglio ancora con il terzo, saranno
mammoni perché non avranno lo stesso attaccamento nei primi anni di vita?
L'attaccamento, e questo l'ho studiato all'università, quindi in tempi non
sospetti, non è una croce ma una cosa essenziale e importantissima su cui si
basa lo sviluppo emotivo affettivo e psicologico del bambino. Tutti i bambini
avrebbero bisogno di un attaccamento sicuro. L'attaccamento chiamato "sicuro"è
proprio quello che presuppone che un bambino piccolo pianga o comunque sia
disturbato dall'allontanamento della madre. (E' una tecnica di difesa istintiva
che assicura al bambino la sopravvivenza ed è pertanto una cosa sana.)
L'attaccamento "sano" è l'attaccamento sicuro. Un bambino che non soffre per la
separazione dalla madre non ha un attaccamento sicuro. E' possibile che quel
bambino abbia per esempio una madre depressa, che non si prende cura di lui o
una madre altalenante che a volte lo allontana e a volte lo soffoca. Questi tipi
di interazioni sono stati studiati in laboratorio.
L'attaccamento alla madre quindi non è qualcosa da combattere ma da
difendere. Anche perchè più che un bisogno della madre, è un bisogno del bambino
e ci sarà, che ci piaccia o no, e meno male che c'è perchè è sintomo di salute
mentale! Mia figlia, per quanto sia tuttora attaccata al seno, sia stata portata
in fascia e dorma nel lettone coi genitori non ha avuto ne più ne meno
difficoltà rispetto agli altri bambini ad adattarsi a stare con al nonna invece
che con me o a stare al "nido"(questo a detta della maestra). Non c'è nulla che
una madre possa fare per "viziare" un bambino col troppo affetto, i bambini
nascono già "viziati". Le madri posso scegliere se accondiscendere alle loro
richieste o contrastarle e obbligarli a trovarsi dei surrogati, delle soluzioni
alternative...
Chiariamo, non sto dicendo che questo sia assolutamente da evitare, sto
solo dicendo che è come minimo auspicabile avere una buona ragione prima di
chiedere un sacrificio di questa portata a tuo figlio: oggi Sara ha l'influenza
e l'ho lasciata a casa con la babysitter , so che piangerà un pò perchè sta poco
bene ed è con una persona che conosce poco, però io non posso non andare al
lavoro, lei sarà costretta ad accontentarsi finchè non tornerò e poi ci
coccoleremo per recuperare le coccole perse.
Mi chiedi come sarà con un secondo bambino. Ancora una volta non ho una
risposta oggettiva ma solo soggettiva. Conosco mia figlia e conosco il suo
carattere. Non conosco il futuro fratellino o sorellina. So che Sara sarà molto
gelosa e possessiva nei miei confronti perchè è una bambina molto
"richiedente"...magari il fratellino non lo sarà altrettanto, magari sarà uno di
quelli che stanno in braccio a tutti (lei non è mai stata così,fin dal primo
giorno). Non lo posso sapere. Per questo voglio aspettare che Sara abbia almeno
3 anni prima che arrivi un fratellino, perchè so che per lei sarà dura e quindi
voglio essere tutta per lei almeno per i primi 3 importantissimi anni della sua
vita.
Però l'affermazione che traspare da questa tua domanda è che Sara sia
mammona perchè l'ho resa così io. Allattandola , portandola in fascia, dormendo
nel lettone...questa cosa vedi, anche io la pensavo prima di avere figli, quindi
ti capisco. Per questo ti dico che capisco che tu non possa capire. So che anche
se te lo dico comunque non mi crederai del tutto, ma forse un giorno lo farai:
Sara è come è senza che io l'abbia minimamente influenzata. E' stata così fin
dal primo giorno (mio marito testimone) e io ho solo dovuto provarle tutte per
capire quali funzionavano per farla smettere di piangere e quali no. Le mie
scelte sono MIEI adattamenti cuciti su misura per il carattere di mia figlia. Se
avessi fatto qualcosa di diverso avrebbe semplicemente pianto molto di più, il
che, tradotto in evoluzione, avrebbe potuto portarla oggi ad essere una bambina
molto più insicura. Infatti mia figlia è una mammona ma se c'è una cosa che non
si può dire è che sia un'insicura. La maestra d'asilo l'altro giorno mi fa "Eh!
Certo che tua figlia ha una gran bella autostima!!". Sarà un caso ma nel piccolo
nido dove la porto è la preferita di tutti. Io non ho meriti per questo se non
quello di non aver voluto interferire con il suo naturale sviluppo. Lei è così
di suo, nuda e cruda come me l'hanno consegnata.
Quando arriverà un fratello non lo so cosa farò, non so se il nuovo
arrivato mi darà altre possibilità, magari a lui non dispiacerà dormire nel
lettino, magari starà in braccio a tutti...o magari no. Non lo posso sapere. E
ancora una volta, non me ne preoccupo ora, tanto non ho le informazioni per
poter prendere una decisione ora come ora. Di sicuro sono soddisfattissima di
tutto quello che sto facendo con Sara e mi auguro di poter continuare così, a
colmare i suoi bisogni sempre, anche con un fratellino. Credo che un fratellino
sarà un arricchimento per tutta la famiglia alla fine dei conti.
E se avessi dei gemelli? Se mi nascessero due gemelli, e
allattare è la cosa migliore che possa fare per loro, che madre sarei ? Dovrei
trovare un'altra mamma che li allatti come facevano una volta? E per farli
addormentare insieme, come farei?
Ripeto, secondo me queste domande te le devi fare entrare in un orecchio ed
uscire dall'altro.
Ora non sei consapevole di cosa significhino veramente.
Ci sono mille possibilità che ti si parano davanti e la scelta di una di
queste dipenderà dalle informazioni che avrai ma anche dal carattere dei tuoi
gemelli e dal tuo. Non hai tutto questo al momento quindi non puoi realmente
sapere cosa farai. Rimanda il problema e non pensarci più.
Ti basti sapere che abbiamo due seni proprio perchè la natura ha previsto
che alcune di noi avrebbero avuto più di un bambino insieme. Una possibilità per
nulla remota è quindi quella di allattarli tu. Non è infatti un problema di
allattare ma un problema di gestione dei bambini e di tempo e di braccia...due
gemelli sono duri da accudire per una persona sola. L'allattarli sarebbe solo il
"problema" più piccolo che ti si parerebbe davanti, te lo assicuro. Perchè se
anche non li allattassi ma li nutrissi col biberon non significa necessariamente
che sarebbe tutto più semplice credimi. Ci sono pro e contro in ambedue i casi,
personalmente ho trovato molti più contro nell'allattamento artificiale ma non
ho idea delle scelte che avrei fatto in caso la mia situazione fosse stata
diversa, magari ad esempio con due gemelli.
Io so solo cosa ho fatto IO con Sara.
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