mercoledì 2 ottobre 2013

Gruppo mamme e bimbi 0-3 anni "Mamme e bimbi, pomeriggio insieme"

Parte questo giovedì, 19 settembre, il gruppo di condivisone per mamme e bambini!
Ci troveremo, questa volta ogni giovedì pomeriggio dalle ore 16,45,presso la sala del "Bioanch'io" di via Giovanni Amendola 19\a, zona San Pio X a Mantova.
"Mamme e bimbi, pomeriggio insieme" vuol essere un momento di condivisione per neo-mamme e mamme con bambini da 0-3 anni, ci aspetta un lungo autunno\inverno, passeremo pomeriggi a sostenerci,condividere informazioni corrette e aggiornateparlare di tutto ciò che ruota intorno alla vita di mammepiccole gioie quotidiane ma anche difficoltà e dubbi dell'essere genitore, il tutto in compagnia della vostra consulente IBCLC e Doula Francesca.
Gli argomenti saranno liberi, ogni madre può portare la propria esperienza!
Parleremo di allattamento, sonno e risvegli notturni, ritorno al lavoro, vita di coppia e bambini, consapevolezza femminile, cose utili e non per i nostri bebè e piccoli, portare in fascia, ecologia e pannolini lavabili, libri per mamme e genitori e tanto altro!

Ci sarà la possibilità di pesata settimanale per i bebè, scambio pannolini lavabili e pannolinoteca, provare vari supporti porta bimbo, per chi lo desidera mercatino di scambio vestitini e oggetti per i piccoli.
Nella sala avremo spazio gioco per i bambini più grandicelli, cambio per i piccoli, cuscini per allattare comodamente, scaldabiberon.

Il costo mensile degli incontri (4 incontri al mese) è di 30euro,questo giovedì sarà un incontro di conoscenza gratuito!!
Per confermare la presenza chiama al 393.8316967 o scrivimi afrancesca.albertimn@gmail.com



"Io quando avrò dei figli non lo farò mai!"...come cambiano le opinioni...

Un'amica di Annalisa le chiede via email maggiori informazioni sul perchè delle sue scelte di madre. Ho chiesto ad Annalisa di condividere con noi la sua risposta. Eccola qui.






Risposta a un'amica non mamma.


Credo che sarà difficile da comprendere quello che ti dirò.
Non so se faccio bene a dirtele queste cose perchè so che per arrivare a dirtele ho fatto un percorso che tu chiaramente non hai fatto, quindi credo che non comprenderai del tutto.
Probabilmente ti scandalizzerai.
E' normale, anche io lo avrei fatto prima di di Sara.
 
Poi ti sembrerà che ti voglio convincere invece non è così, è solo che ho delle informazioni che tu non hai.
Il giorno che anche tu sarai madre se me lo permetterai ti passerò tutte queste informazioni e poi qualunque cosa tu deciderai di fare coi tuoi figli non mi riguarderà, non ti criticherò stai sicura, anche se farai delle scelte opposte alle mie.
L'importante è che tu sappia, prima di scegliere.
Io ti consiglio di sospendere ogni giudizio per il momento su il mio modo di essere madre, vedrai che quando sarà il tuo turno avrai le idee molto più chiare, anche perchè finchè non conosci tuo figlio c'è poco da decidere o preparare in anticipo.
Anche mia sorella mi chiedeva quando ero incinta "ma che madre sarai?" e io le ho sempre risposto "come faccio a saperlo? quando sarò madre saprò che madre vorrò essere". Ecco, vorrei dirti questo, non preoccuparti ora, perchè il tuo percorso deve ancora iniziare. Non importa cosa tu sai ora, quando avrai un bambino in braccio tutto il mondo ti sembrerà diverso.
 
Le cose che ti scriverò ora, prima di avere mia figlia non avrei MAI e poi MAI pensato che sarebbero uscite dalle mie labbra, prima di diventare madre.
 
Tutte le informazioni che ti scrivo qui non provengono dalla mia fantasia o da mie deduzioni personali, sono tutte informazioni ampiamente documentate e scientificamente accertate che ho riscontrato nella lettura di una ventina di libri circa e nell'incontro con alcuni specialisti che me ne hanno confermato la veridicità (3 pediatri, una psicologa infantile, 3 mie amiche ostetriche di nuova generazione, una consulente certificata di allattamento materno...e ogni tanto incontro uno specialista nuovo che me le ribadisce) e tutto corrisponde. Inoltre frequento anche un paio di forum e un gruppi di discussione per mamme su facebook e queste informazioni vengono anche confermate da mamme che le hanno utilizzate per i loro bambini che ora sono già grandini.
L'unico vero problema di "uscire dal coro" è quello di crearsi una rete di supporto di gente informata come te, altrimenti se vivi sola in mezzo a persone ignoranti (nel senso che ignorano quello che tu invece sai) finisci per uniformarti.
 
Ti prego di credermi se ti dico che se rileggerai questa mia email quando avrai un bambino la vedrai con tutt'altri occhi.
 
Ma è così, davvero, c'è una vita pre-bimbo e una vita-post bimbo.
 
Innanzitutto ho imparato che non ci sono regole. Non c'è un manuale di puericultura che si possa applicare indistintamente a qualunque coppia mamma-bimbo.
Ma ho imparato anche che la maggior parte delle madri non possiede molte informazioni e neanche le cerca, si ferma alla puntata di SOS Tata, alle seduzioni del marketing, alla "moda". Il motivo per cui molti bambini oggi vengono svezzati presto dal seno o nemmeno mai allattati, o lasciati piangere nel loro lettino fino allo sfinimento, o ingozzati a forza per paura che non mangino abbastanza, è perchè le loro madri sono in possesso solo di informazioni che provengono dalla televisione, da luoghi comuni o popolari privi di fondamento scientifico, da influenze sociali o specialisti poco aggiornati sulle recenti scoperte scientifiche se non addirittura in mala fede, per accaparrarsi più "pazienti".
Ogni madre ha il sacrosanto diritto di prendere le proprie decisioni in merito alla cura dei propri figli, e nessuno dovrebbe mai metterci il naso, ma quello che io auguro a tutte le madri è che prima di scegliere si preoccupino di conoscere tutto e non si limito a prendere delle decisioni per seguire la massa, senza mai porsi un "perchè?" o un "ma io sono felice di fare così?".
 
Ogni bambino è diverso e ogni mamma è diversa.
Quello che faccio io, le mie scelte, non pretendono di essere quelle universalmente giuste, sono solo le mie soluzioni alla mia situazione (con la MIA bambina). Ogni amica mamma che conosco ha una storia diversa da raccontare, alcune condividono con me l'allattamento a oltranza e il co-sleeping (dormire tutti insieme nel lettone) , altre hanno fatto scelte o hanno avuto possibilità diverse (a una mia amica la bimba ha smesso autonomamente di cercare il seno a 11 mesi)
 
è normale che a quasi due anni si addormenti ancora al seno? Il latte la nutre ancora? 

Ti cambio la domanda: E' normale che si addormenti col ciuccio un bambino di due anni? io non lo so perchè non ho mai visto altri bambini, ma credo che la risposta sia sì. Pertanto, partendo dall'assunto che il ciuccio e il biberon sono surrogati del seno materno, trovo anche che sia normale che un bambino ciucci ancora al seno per addormentarsi. Non è una questione di ciuccio o tetta ma un istinto di suzione. Questo istinto è socialmente accettabile se il bambino ciuccia un biberon, ma è socialmente inaccettabile se succhia il seno. Perchè?
Dipende dalla cultura in cui vivi, perchè in altre culture questi tabù non esistono.
 
Il latte nutre ancora eccome.
Un altro falso storico diffuso negli anni settanta dalle ditte che producevano latte in polvere per aumentare le vendite.
In effetti se ci pensi siamo mammiferi tanto quanto lo sono le mucche, ne più ne meno, eppure nessuno mette in discussione il latte che proviene da mucche che vengono munte per anni di seguito. Perchè il nostro dovrebbe non andare più bene dopo soli pochi mesi?
Analisi di laboratorio mostrano che il latte col passare dei mesi si modifica (si adatta ai bisogni del bambino mano a mano che cresce) ma non perde consistenza ne nutrienti.
In Africa i bambini vengono allattati fino anche a 7 anni e nessuno ha dubbi sul fatto che il latte continui ad essere nutriente. Infine io stessa ho appurato che Sara, nonostante faccia periodi in cui mangia pochissimo ma ciuccia di più acquista comunque centimetri in altezza.
 
se avessi un altro figlio, come faresti? Cioè, il trattamento esclusivo che stai dando alla Sara, non potresti farlo anche con un altro, perché avresti sempre un'altra figlia che anche se più grande, c'è. Quindi come faresti?
 
Se arrivasse un altro bambino e Sara ciucciasse ancora non lo so cosa farei, e non posso prevederlo con certezza finchè non conosco il nuovo bambino. Non ci sono problemi comunque perchè ci sono tante possibilità: Sara potrebbe disinteressarsi al seno perchè quando rimani incinta il latte cambia sapore e tanti bimbi non lo vogliono più, oppure lei potrebbe continuare a ciucciare ma a me potrebbe dare fastidio al seno (ad alcune mamme capita) e potrei allora cercare di far diminuire le poppate (Sara mano a mano che cresce è sempre più disponibile a trovare compromessi perchè ci si può ragionare sempre di più con lei) oppure potrei continuare ad allattare e poi con la nascita del secondo continuare ad allattare entrambi. Si ho detto ENTRAMBI. Immagino la tua faccia in questo momento. Si chiama allattamento in tandem e conosco un paio di mamme che lo fanno. Ce ne sono diverse a dire la verità ma si guardano bene dal farlo sapere in pubblico, sempre perchè non è una cosa socialmente accettabile. Solo i libri ne parlano senza pudore.
 
Effettivamente fa bene anche a lei questo tipo di attaccamento alla madre? Non lo so.. perché poi ci sono bimbi che vengono abituati a stare "staccati" che vanno a dormire nel lettone con i genitori. . quindi ci sono tante cose che cozzano secondo me tra loro.
 
Brava, ovviamente anche io me lo sono chiesto. Com'è che i più dicono che bisogna staccare il bambino dal seno? che è un vizio da togliere? C'è qualche risvolto psicologico che può compromettere lo sviluppo di mia figlia?
Non posso riassumerti qui in poche righe tutte le informazioni che ho raccolto in due anni, ma sappi che avevo i tuoi stessi dubbi, e li ho colmati completamente e sono straconvinta di quello che faccio ormai e le tue domande sono passato per me perchè ne conosco le inconsistenti origini.
 
Diciamo che è cominciato tutto dal parto. Partorendo ho capito o piuttosto "ricordato" di essere un mammifero. Ho potuto provare sulla mia pelle la bellezza del fidarsi della natura e ho continuato su questo percorso che finora mi ha portato solo benefici. Diciamo che da lì ho come fatto uno studio antropologico sulla specie umana, come se fossi un extraterrestre che cerca di capire le dinamiche umane. Ho fatto una scelta "ecologica "si può dire, di "amore per la natura" e con questo non intendo andare a partorire nei boschi, girare scalza o convertirmi a una religione pagana o animista! Si tratta solo di aprire gli occhi e riconoscere che la natura ha delle leggi sagge, che hanno un loro perchè. A volte non le capisci ma se ti fidi, o meglio "affidi" tutto diventa più facile. Partorire diventa un'impresa epica e bellissima, il fatto che tua figlia lecchi le suole delle scarpe e non si ammali mai sembra un miracolo, il fatto che tutta la famiglia nonni compresi si prenda il virus intestinale e tua figlia, prendendosi la sola precauzione di smettere di mangiare e nutrirsi per alcuni giorni di solo latte materno evita vomito e diarrea e scoppia di salute alla facciaccia nostra è una vera lezione di vita, il fatto che la maggior parte delle mamme si lamentino della mancanza di sonno mentre io dormo perfettamente e per tutte le ore che mi occorrono (8 al giorno) non è un caso...sono solo alcuni esempi di quanto mi torna indietro dal non interferire col naturale sviluppo infantile e con le leggi naturali della nostra specie, che ci vogliono mammiferi "portatori", ovvero con piccoli sempre attaccati addosso. Non siamo nidiacei come gatti ne nidifughi come i cavalli. Siamo portatori attivi, come gli scimpanzè. Se ci comportiamo da gatto o da cavallo ecco che il nostro cucciolo si lamenta, giustamente. 
La fiducia verso le leggi della natura mi ha conseguentemente regalato fiducia nella mia bambina, nei suoi istinti e nei suoi ritmi. Passaggi come lo svezzamento ( o meglio, l'introduzione di cibi solidi, visto che l'allattamento permane) o lo "spannolinamento" sono e sono state tappe assolutamente serene, divertenti, piene di soddisfazione e senza alcun trauma. Il rapporto col cibo e con il vasino si è creato con grande naturalezza. E' un vero peccato che molte madri siano indotte a vivere queste importanti tappe dello sviluppo con ansie e frustrazioni. La natura avrebbe già predisposto tutto.
 
Ora, cercando di risponderti, il fatto è che (e non lo dico io, sia chiaro, ma specialisti del settore) l'istinto di suzione è appunto un istinto. Non è un comportamento indotto dalla madre ma un bisogno fisiologico del bambino. Non ho sufficiente tempo per dilungarmi sulla storia dell'uomo che oggi ci ha portato a ritenere necessario separare la madre dal bambino precocemente (ovvero prima che il bambino abbia esaurito questo suo bisogno) ma il punto fondamentale è che i presupposti per cui l'allattamento prolungato provochino dei danni è una bufala: i bambini allattati a lungo al seno non diventano omosessuali, non crescono fragili e più dipendenti dalla madre (i bambini sono dipendenti per loro natura), l'allattamento prolungato non ha nessun effetto negativo, solo positivi, sia fisici che psicologici, sia alla madre che al bambino.
Basta allargare un pò la mente per rendersene conto d'altronde: non mi pare che la popolazione africana abbia grossi problemi di omosessualità, anzi, ne che si possa dire che gli africani siano un popolo insicuro e mammone...confronto agli italiani..!
Detto questo, se vedi un bambino succhiare il ciuccio o addormentarsi da solo è perchè gli è stato dato un surrogato materno: il ciuccio, un pupazzetto, una copertina...lui finge che sia la madre per consolarsi. Personalmente lo trovo triste. Non voglio demonizzare i ciucci, le copertine e i pupazzetti eh! Solo che mi dispiace quando queste cose sono imposte invece che proposte. Personalmente ho scelto di non imporre nulla a mia figlia, di proporle tutto ma poi di ascoltare i suoi bisogni e darle quello che chiede, che a parere mio, è davvero poco tra l'altro: Vuole solo coccole, mi chiede di essere rassicurata sul fatto che la amo.
 
Tu mi dicevi che questo attaccamento servirà a renderla indipendente giusto? Ma con il secondo o meglio ancora con il terzo, saranno mammoni perché non avranno lo stesso attaccamento nei primi anni di vita?
 
L'attaccamento, e questo l'ho studiato all'università, quindi in tempi non sospetti, non è una croce ma una cosa essenziale e importantissima su cui si basa lo sviluppo emotivo affettivo e psicologico del bambino. Tutti i bambini avrebbero bisogno di un attaccamento sicuro. L'attaccamento chiamato "sicuro"è proprio quello che presuppone che un bambino piccolo pianga o comunque sia disturbato dall'allontanamento della madre. (E' una tecnica di difesa istintiva che assicura al bambino la sopravvivenza ed è pertanto una cosa sana.) L'attaccamento "sano" è l'attaccamento sicuro. Un bambino che non soffre per la separazione dalla madre non ha un attaccamento sicuro. E' possibile che quel bambino abbia per esempio una madre depressa, che non si prende cura di lui o una madre altalenante che a volte lo allontana e a volte lo soffoca. Questi tipi di interazioni sono stati studiati in laboratorio.
L'attaccamento alla madre quindi non è qualcosa da combattere ma da difendere. Anche perchè più che un bisogno della madre, è un bisogno del bambino e ci sarà, che ci piaccia o no, e meno male che c'è perchè è sintomo di salute mentale! Mia figlia, per quanto sia tuttora attaccata al seno, sia stata portata in fascia e dorma nel lettone coi genitori non ha avuto ne più ne meno difficoltà rispetto agli altri bambini ad adattarsi a stare con al nonna invece che con me o a stare al "nido"(questo a detta della maestra). Non c'è nulla che una madre possa fare per "viziare" un bambino col troppo affetto, i bambini nascono già "viziati". Le madri posso scegliere se accondiscendere alle loro richieste o contrastarle e obbligarli a trovarsi dei surrogati, delle soluzioni alternative...
Chiariamo, non sto dicendo che questo sia assolutamente da evitare, sto solo dicendo che è come minimo auspicabile avere una buona ragione prima di chiedere un sacrificio di questa portata a tuo figlio: oggi Sara ha l'influenza e l'ho lasciata a casa con la babysitter , so che piangerà un pò perchè sta poco bene ed è con una persona che conosce poco, però io non posso non andare al lavoro, lei sarà costretta ad accontentarsi finchè non tornerò e poi ci coccoleremo per recuperare le coccole perse.
 
Mi chiedi come sarà con un secondo bambino. Ancora una volta non ho una risposta oggettiva ma solo soggettiva. Conosco mia figlia e conosco il suo carattere. Non conosco il futuro fratellino o sorellina. So che Sara sarà molto gelosa e possessiva nei miei confronti perchè è una bambina molto "richiedente"...magari il fratellino non lo sarà altrettanto, magari sarà uno di quelli che stanno in braccio a tutti (lei non è mai stata così,fin dal primo giorno). Non lo posso sapere. Per questo voglio aspettare che Sara abbia almeno 3 anni prima che arrivi un fratellino, perchè so che per lei sarà dura e quindi voglio essere tutta per lei almeno per i primi 3 importantissimi anni della sua vita.
Però l'affermazione che traspare da questa tua domanda è che Sara sia mammona perchè l'ho resa così io. Allattandola , portandola in fascia, dormendo nel lettone...questa cosa vedi, anche io la pensavo prima di avere figli, quindi ti capisco. Per questo ti dico che capisco che tu non possa capire. So che anche se te lo dico comunque non mi crederai del tutto, ma forse un giorno lo farai: Sara è come è senza che io l'abbia minimamente influenzata. E' stata così fin dal primo giorno (mio marito testimone) e io ho solo dovuto provarle tutte per capire quali funzionavano per farla smettere di piangere e quali no. Le mie scelte sono MIEI adattamenti cuciti su misura per il carattere di mia figlia. Se avessi fatto qualcosa di diverso avrebbe semplicemente pianto molto di più, il che, tradotto in evoluzione, avrebbe potuto portarla oggi ad essere una bambina molto più insicura. Infatti mia figlia è una mammona ma se c'è una cosa che non si può dire è che sia un'insicura. La maestra d'asilo l'altro giorno mi fa "Eh! Certo che tua figlia ha una gran bella autostima!!". Sarà un caso ma nel piccolo nido dove la porto è la preferita di tutti. Io non ho meriti per questo se non quello di non aver voluto interferire con il suo naturale sviluppo. Lei è così di suo, nuda e cruda come me l'hanno consegnata.
Quando arriverà un fratello non lo so cosa farò, non so se il nuovo arrivato mi darà altre possibilità, magari a lui non dispiacerà dormire nel lettino, magari starà in braccio a tutti...o magari no. Non lo posso sapere. E ancora una volta, non me ne preoccupo ora, tanto non ho le informazioni per poter prendere una decisione ora come ora. Di sicuro sono soddisfattissima di tutto quello che sto facendo con Sara e mi auguro di poter continuare così, a colmare i suoi bisogni sempre, anche con un fratellino. Credo che un fratellino sarà un arricchimento per tutta la famiglia alla fine dei conti.
 
E se avessi dei gemelli? Se mi nascessero due gemelli, e allattare è la cosa migliore che possa fare per loro, che madre sarei ? Dovrei trovare un'altra mamma che li allatti come facevano una volta? E per farli addormentare insieme, come farei?
 
Ripeto, secondo me queste domande te le devi fare entrare in un orecchio ed uscire dall'altro.
Ora non sei consapevole di cosa significhino veramente.
Ci sono mille possibilità che ti si parano davanti e la scelta di una di queste dipenderà dalle informazioni che avrai ma anche dal carattere dei tuoi gemelli e dal tuo. Non hai tutto questo al momento quindi non puoi realmente sapere cosa farai. Rimanda il problema e non pensarci più.
Ti basti sapere che abbiamo due seni proprio perchè la natura ha previsto che alcune di noi avrebbero avuto più di un bambino insieme. Una possibilità per nulla remota è quindi quella di allattarli tu. Non è infatti un problema di allattare ma un problema di gestione dei bambini e di tempo e di braccia...due gemelli sono duri da accudire per una persona sola. L'allattarli sarebbe solo il "problema" più piccolo che ti si parerebbe davanti, te lo assicuro. Perchè se anche non li allattassi ma li nutrissi col biberon non significa necessariamente che sarebbe tutto più semplice credimi. Ci sono pro e contro in ambedue i casi, personalmente ho trovato molti più contro nell'allattamento artificiale ma non ho idea delle scelte che avrei fatto in caso la mia situazione fosse stata diversa, magari ad esempio con due gemelli.
Io so solo cosa ho fatto IO con Sara.