mercoledì 15 maggio 2013

Il racconto di una scelta: Stop alla ciuccia





Stefania, mamma di Cristian (15 mesi) e di un bimbo/a di 2 mesi di gravidanza, è una grande sostenitrice dell'allattameno ad oltranza. Non pensava che avrebbe mai interrotto l'allattamento senza il consenso del suo bimbo, ma la situazione a un certo punto è diventata insostenibile per lei. Ecco allora la scelta, inizialmente presa con qualche senso di colpa, ma che poi si è rivelata la soluzione migliore per la sua famiglia.
Con questo generoso racconto ci apre il cuore e incoraggia ogni mamma a sentirsi sempre libera di seguire il proprio cuore e fare le scelte giuste per la propria famiglia, qualunque esse siano.


"15 mesi Cristian, io incinta di 2 e mezzo: da 3 gg abbiamo detto stop alla ciuccia.

O meglio, ho deciso che doveva cambiare qualcosa.
Sinceramente nn avrei mai immaginato di arrivare a questo punto, (io ero una di quelle pro allattamento a richiesta, tetta sempre pronta ovunque e a qualsiasi ora)

... Il problema è che da quando sono rimasta incinta vomito molto, ho perso (x ora) 7 kg e cri sembrava volesse stare attaccato perennemente. Io nn ce la facevo più, ne fisicamente ne mentalmente, la notte si svegliava ogni mezz ora xke voleva stare sempre attaccato, io ero un cadavere.
Così ho deciso, lui mangia di tutto, è in carne e in salute. Proviamo ad abbandonare la ciuccia, magari migliora....
Oggi è il 4 gg, i primi 2 gg nn ha nemmeno dormito al pome, ma alla sera è crollato e si è svegliato "solo" 4 volte (x me un sogno).
Stanotte addirittura ha fatto 6 ore filate, e negli ultimi 2 gg sono riuscita ad addorm al pome senza ciuccia (in 15 mesi sono le prime volte, prima mai successo). Sono stanca xke la situazione è pesante, ma vedo una luce in fondo al tunnel..... Sono molto contenta xke lo vedo più sereno e riposato, ed io mi sento invincibile quando lui si addormenta abbracciato a me, a mo di koala....

Tempo fa mi sarei criticata da sola, xke ero del parere "piano piano si staccherà da solo lui" ma ora sono molto contenta di aver fatto questa scelta.
Ed ho voluto condividerla con voi, xke molte volte ci si sente criticate x quello che facciamo, ma alla fine, solo noi sappiamo la fatica e il sacrificio che facciamo x badare a queste meravigliose creature!
Il problema è che x me nn sarebbe mai stato il momento giusto. Adoro vederlo ciucciare, é il ns momento da soli senza nessuno, ma ora stava diventando veramente troppo.... Io nn avevo più energie x stargli dietro, e così ho fatto questa scelta. Dura, molto dura, xke comunque x lui sarà molto difficile rinunciare alla sua coccola quotidiana, soprattutto al suo unico modo x addormentarsi.... Ma sta già facendo grandi progressi..... E in questo momento penso sia la miglior cosa x entrambi..."
Due giorni dopo scrive:

"Sono giorni duri, il peggio è passato, forse è stato più difficile x me che x Cristian, xke nn avrei mai voluto smettere.
Ma il tempo passa, e ora lo vedo molto più sereno, tranquillo e beato, senza considerare che la notte si sveglia solo 1-2 volte.
Sembra un altro, a volte cerca ancora la ciuccia, ma cambio subito posizione e lo distraggo e lui si dimentica subito....
Comunque sono molto contenta, xke sento che l'ho fatto x il nostro bene."


Credo che la testimonianza di  Stefania possa essere molto utile a chi si trova nella sua situazione, ovvero quella di dover ricercare una serenità perduta. So che a noi mamme viene spontaneo confrontare le nostre situazioni, ma penso che ogniuna di noi è diversa e ha un bimbo diverso. Non ha nessuna importanza quale sia la scelta che prendiamo (continuare ad allattare ad oltranza o decidere di smettere) ma l'effetto che essa provoca su di noi. Stefania ci ha detto che la scelta che ha preso ha risolto il SUO problema. Fantastico! Se qualcuna di noi ha lo stesso problema di Stefania può quindi sentirsi incoraggiata a seguire il suo cuore e percorrere questa strada. Per quelle di noi che invece non stanno vivendo questa situazione come problematica è solo una storia con il lieto fine. Tutto qui. Non dobbiamo sentirci in colpa ne a continuare ad allattare ne a decidere di smettere. Che siamo delle mamme pro allattamento questo è chiaro, ma questo stato non deve essere vissuto da noi ne come una schiavitù ne come una vergogna. Quindi se a un certo punto la si vive come una schiavitù non ci devono essere sensi di colpa nel scegliere di interrompere l'allattamento, ma per chi invece desidera continuare non c'è nessuna vergogna a farlo. Tra di noi ci sono mamme che hanno smesso di allattare, mamme che allattano ancora e perfino mamme che non hanno mai allattato al seno. Non c'è un unico modo giusto, ogniuna di noi ha bisogni diversi e non deve sentirsi mai in colpa quando agisce per il bene proprio che di conseguenza è anche il bene del proprio figlio (visto che se sta bene la mamma, sta bene il bimbo!). Io penso che la serenità della mamma sia alla base della serenità di tutta la famiglia.