martedì 30 aprile 2013

Torta salata fave, cipollotti e pecorino


Mi serviva una ricetta facile e ovviamente sana (visto che sarà alla portata della mia famelica duenne) da portare alla grigliata del Primo Maggio.

Ho trasformato gli ingredienti che mi servivano per fare delle cipolle ripiene in un torta salata alle cipolle, fave e pecorino.
Non so se sia buona... ma ve lo saprò dire domani!
(nel caso non lo fosse eliminerò il post promesso!!)

Premessa: Gaia è una grande amante delle cipolle fin da...sempre! Io adoro le cipolle, le ho sempre mangiate in gravidanza e in allattamento (che continua tutt'ora). Gaia adora praticamente tutte le verdure, ma con le cipolle vado sul sicuro. La zuppa di cipolle ad esempio è un evergreen.

Ecco qui la ricetta:


Per la pasta brisè:
250 gr farina
100 gr burro morbido
70 gr acqua
un pizzico di sale.

impastare, avvolgere l'impasto in un canovaccio e riporre in frigo per 15 minuti.

Per il ripieno
 (ora non uccidetemi, tenete presente che sta ricetta l'ho inventata aprendo il frigo...):
circa 400gr di fave secche
uno scalogno
un mazzo di cipollotti rossi
..una certa quantità di pecorino...
2 uova (qui sono sicura!)
brodo vegetale
un pugno di carote tagliate a fiammifero (avete presente quelle che si trovano in vaschetta al super già affettate? Le prendo sempre perchè così mentre gironzolo col carrello Gaia se le smangiucchia a mo di merenda ma per lo più le sparge un pò per tutto il supermercato (devo aggiungerle nel post sulle merende!) però poi una volta arrivate a casa quello che ne è rimasto lo metto nel frigo e non so mai come utilizzarle....sono così secche! bhe, qui ci stanno come il cacio sui maccheroni)

Dopo aver ammollato le fave nell'acqua per un'oretta, ho preparato in una pentola un soffrittino di scalogno e le ho saltate rapidamente. Quindi ho versato dentro il brodo fino a coprirle e le ho lasciate cuocere per 45 minuti. Si sono spappolate diventando una specie di purè.
In una padella ho nel frattempo affettato i cipollotti, ho messo due cucchiai di olio e un goccio di acqua, una manciata di carotine a fiammifero, due prese di sale, chiuso col coperchio e lasciato stufare controllando ogni tanto.
Intanto ho grattuggiato il pecorino. Quanto? Non lo so. Una bella fetta. Tanto poi non l'ho utilizzato tutto, sono andata a sentimento. Mi sa che quello che è rimasto me lo conservo per farci una pasta....

Bene, ho unito al purè di fave le uova e il pecorino (assaggiando man mano che lo aggiungevo per valutare quando smettere di aggiungerlo).

Ho foderato una tortiera con la carta da forno, tirato fuori la pasta brisè dal frigo e stesa direttamente con le dita, premendola sul fondo della tortiera, creando la base. Quindi ho versato il ripieno di fave e livellato. Infine sopra ho coperto con i cipollotti e carotine stufati.
Messo in forno a 180° per 20 minuti (forno ventilato perchè i cipollotti avevano lasciato un pò di acqua)

Il risultato è quello della foto e domani vi racconterò i commenti delle fortunate cavie che mi faranno da critici gastronomici. E ovviamente il commento del mio critico più severo: mia figlia!

Lo so ragazze, le mie ricette a volte sono un tantino approssimative, ma io vado a occhio e di fantasia... se non vi ho convinte ad imbattervi in questa realizzazione spero almeno di avervi fatto sorridere :-)





(STRA)consigliati



Ecco una lista dei siti, dei libri, dei contatti e dei nominativi che reputo utili!
Se però volete quella più aggiornata, andate alla pagina "(STRA)consigliati" che trovate in alto nella Home Page del blog.
Blog e siti amici:

http://www.mammapermamma.eu/eccomi/  una mamma come noi ci aiuta ad informarci

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Informarsi e corsi interessanti
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TagesMutter a Mantova: un'alternativa all'asilo nido più a misura di bambino
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Allattamento
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Portare con la fascia
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Comunicare efficacemente coi figli
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Contatto fisico: il Massaggio AIMI
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Curare in modo dolce - l'Omeopatia per i bambini
Dott. Pinelli
Dott Leggeri
Dott. Davide Angelucci


Negozi Consigliati:
Bioanchio : negozio di prodotti biologici
http://www.bioanchio.it/
La Birba: negozio dell'usato per bambini
http://www.labirba.com/mantova/index.html


Libri per mamme e premamme
(personalmente letti o che vengono consigliati da mamme che li hanno personalmente letti. Quelli con l'asterisco sono irrinunciabili) :

Parto:
-*La gioia del parto; Ina May Gaskin

Prime informazioni per accudire i bambini:
-*Besame Mucho; Carlos Gonzalez

-*E se poi prende il vizio?Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambini; Alessandra Bortolotti

-Portare i piccoli Un modo antico, moderno e... comodo per stare insieme; Esther Weber

Nutrizione:
-*Allattare, un gesto d'amore; Paola Negri
-*W la Pappa; Paola Negri
-*Io mi svezzo da solo; Lucio Piermarini e F. Panizon
-*Il mio bambino non mi mangia; Carlos Gonzalez
-Svezzamento secondo natura; Trevisan Michela
-Allattare e Lavorare si può; Giorgia Cozza
http://www.lllitalia.org/images/stories/Nuovo%20libro%20per%20La%20Leche%20League%20-%20Allattare%20e%20lavorare%20si%20puo!.pdf


-* Svezzamento Passo dopo passo
http://www.lllitalia.org/index.php?page=shop.browse&category_id=6&option=com_virtuemart&Itemid=1

-Un dono per tutta la vita Guida all'allattamento materno; Carlos Gonzalez
-Sapore di mamma Allattare dopo i primi mesi; Paola Negri



Educare e Comunicare coi bambini:
-*Genitori efficaci. Educare figli responsabili; Thomas Gordon

-I figli, che bella fatica. Il mestiere del genitore; Grazia Honnegger Fresco (montessori)
-Amarli senza se e senza ma Dalla logica dei premi e delle -punizioni a quella dell'amore e della ragione; Alfie Kohn
-Libertà e amore L'approccio Montessori per un'educazione secondo natura; Elena Balsamo
-*La sculacciata. Perché farne a meno: domande e riflessioni; Olivier Maurel
Mamma parla con me; Nancy Cadjan

Salute:
-Bambini super-vaccinati - seconda edizione Saperne di più per una scelta responsabile Eugenio Serravalle

Sonno:
-Di notte con tuo figlio La condivisione del sonno in famiglia; James J. McKenna
-Facciamo la nanna Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire il vostro bambino; Grazia Honegger Fresco




N.D.R. Tutti glispecialisti, i negozi, le case editrici, i corsi e gli eventi indicati e consigliati su questo blog non vengono in alcun modo pubblicizzati sotto pagamento, ma solo per puro passaparola tra mamme che li hanno conosciuti direttamente e li vorrebbero consigliare ad altre mamme.



Vaccini si o vaccini no?

Sinceramente io, col magone, ma ho scelto di far vaccinare Gaia. Non sono del tutto convinta della scelta perchè sinceramente sento di non aver avuto il tempo di informarmi "a tutto tondo" sull'argomento. Pertanto non me la sono sentita di prende una decisione "inpopolare", ma non so se con un secono figlio farei la stessa scelta.

Trovo che nel frattempo sia giusto e interessante ascoltare il parere di chi ha fatto la quella opposta alla mia.

Ecco cosa mi scrive Luisa:

Il nostro pediatra di base, dott. Zanelli, purtroppo in pensione dal 1 gennaio 2013, ci ha detto di aspettare sino a quando va all'asilo.Il dott. Pinelli, pediatra, prof. universitario di nutrizione e vicepresidente di un'associazione vegetariana, ci ha consigliato di attendere almeno due anni e poi vedere. Questo, però, a condizione che il bambino fosse nato con parto naturale, allattasse al seno e seguisse una dieta vegetariana dallo svezzamento. Queste condizioni per lui sono indispensabili per garantire al bimbo protezioni immunitarie molto forti.A Mantova è contrario ai vaccini anche il dott. Leggeri, pediatra che cura con la omeopatia. Fuori Mantova potete consultare il dott. Davide Angelucci, medico pediatra e omeopata, Direttore Sanitario del Centro di Eubiotica di Corcagnano (PR).Noi ci siamo inoltre documentati, principalmente leggendo i testi di Eugenio Serravalle, ed in particolare Bambini supervaccinati.

(questo libro in effetti miè stato più volte segnalato ma non l'ho ancora letto purtroppo)

I bambini che conosco che seguono una dieta vegetariana sono controllati costantemente dal team del dott. Pinelli, per verificare che la loro dieta apporti tutti gli elementi nutritivi necessari. Questo almeno per un paio di anni, per capire se i genitori hanno appreso come nutrirli in maniera equilibrata.
Per il dott. Pinelli, vaccini e dieta vegetariana sono inscindibili.Per gli altri che vi ho indicato, non è necessaria la dieta vegetariana per evitare il vaccino.


Cinzia aggiunge:
Conosco benissimo sia Pinelli che Leggeri,sono due ottimi pediatri ma hanno due modi di lavorare differenti...
Isabella è stata svezzata praticamente vegana e tutt'ora segue questo regime alimentare...
Sinceramente il non vaccinare e la dieta vegetariana non ho mai sentito vadano di pari passo,certo la dieta vegetariana o vegana che sia permette di mantenere il corpo più pulito da tossine, facilitando anche una maggiore vigorosità del sistema immunitario...forse per quello Pinelli fa andare le due cose di pari passo...in modo che il bimbo/a siano meno sottoposti all'attacco di germi,virus,batteri e agenti patogeni.


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lunedì 29 aprile 2013

Pediatri che rispettano i bambini

Dopo la delusione dei consigli sullo svezzamento, generosamente elargiti da una procace quanto disinformata assitente del mio pediatra ASL (vedi il mio articolo) mi sono messa alla frustrante ricerca di un pediatra il cui mestiere fosse quello di RISOLVERE i problemi reali e non quello di CREARNE di inesistenti, magari buttando lì una facile e ignorante diagnosi di "insonnia infantile" o un'assurda sentenza tipo "lo stomaco del neonato deve riposare, quindi non lo può attaccare al seno ogni mezz'ora".
Il premio Nobel per il miglior consiglio pediatrico di pedagogia nera va però alla pediatra che mi ha consigliato il libro "Fate la nanna". Se vi viene voglia di sapere che dice questo libro vi consiglio di comprare il libro "FacciaMO la nanna. Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire il vostro bambino" di Grazia Honnegger Fresco. Vi farà il riassunto del libro di Estivill e ve lo smonterà pezzo per pezzo.
L'avrei dovuto consigliare io alla suddetta pediatra.

Comunque, tornando a noi, ho chiesto consiglio ad alcune amiche mamme su facebook, che mi hanno indicato i pediatri scelti da loro:
Il Dott. Pinelli
il Dott Leggeri
e il Dott. Davide Angelucci

Avendo optato per il secondo, visto cha abito a Mantova, vi trascrivo le informazioni che mi sono state date da un paio di amiche avvedute:
Dott. Leggeri, di seguito qualche notizia. Mi dicono che è uno con cui si può parlare e disponibile.
Il dottor Giorgio Leggeri è nato a Mantova il 24 Aprile 1955, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’università di Verona nel 1983. Ha preso la specializzazione in Pediatria presso l’università di Milano frequentando la clinica pediatrica dell’ospedale S.Raffaele.
Dirigente di Primo Livello presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova dal 1990 al 1999.
Da circa 12 anni si interessa di medicina olistica, dopo aver preso il diploma con corso quadriennale a Bologna di omeopatia.
Ha pubblicato articoli scientifici su prestigiose riviste internazionali come American Jornal of Gastroenterology e il Journal of Pediatrics endocrinology and Metabolism.
Il suo lavoro è promuovere la medicina naturale per adulti e bambini attraverso l’omeopatia e la fitoterapia curando patologie acute e croniche riconducendo la persona all’equilibrio psicofisico perso.
Il dottor leggeri esegue ricerca di allergie con PRICK test per: Pollini, Polveri di casa (dermatophagoides), Peli di animali (cani,gatti) in soggetti con Rinite e/o congiuntivite cronica, Tosse ricorrente, Asma bronchiale e test Kinesiologico per eventuali intolleranze alimentari in soggetti con: Dermatite atopica, Afte ricorrenti, Malattie croniche intestinali.
Visita anche a domicilio e utilizza sia la medicina allopatica che quella omeopatica oltre che la fitoterapia...
VE LO CONSIGLIO,anche solo per un parere rispetto alla crescita del vostro bimbo/a anche in relazione al rapporto con voi...


Gaia gode di ottima salute fortunatamente ma era da sei mesi che non facevamo un controllo della crescita quindi ho preso appuntamento col dr. Leggeri. E' stato amore a prima vista. Ha accolto e trattato Gaia con il massimo tatto e rispetto (lei era terrorizzata perchè l'ultima volta che era stata a gambe nude su un lettino medico l'avevano trivellata di aghi...l'ultimo vaccino...), ha iniziato dicendo esattamente quello che avevo bisogno di sentir dire da un professionista: la mamma è la principale esperta di suo figlio. Sa lei se il bambino sta bene o sta male, non ha bisogno di dirgielo il pediatra. Troppo spesso infatti i medici intervengono dove non c'è da intervenire, producendo danni maggiori. Il pediatra secondo lui serve per riportare a uno stato di equilibrio (ovvero alla salute) un bambino la cui madre abbia percepito in lui un malessere, o un'anormalità.
Mi ha spiegato che lui per quanto riguarda i bambini sotto i 3 anni, procede prendendo in cura la COPPIA madre e bimbo, perchè la salute del bimbo è fortemente correlata a quella della madre.
Già così mi aveva conquistata.
Ma poi mi ha raccontato degli anni di studi in Tibet, di come si fosse stupito del fatto che là curavano i bambini meglio di lui e di come si sia di conseguenza avvicinato alla medicina olistica. I bambini sembrano infatti particolarmente recettivi. Visto chè è la prima volta che mi avvicino a questo tipo di medicina ho chiesto se ci fosse bisogno di "crederci" affichè le medicine omeopatiche facessero effetto, e lui mi ha detto di no, che potevo restare scettica, perchè l'omeopatia non è un placebo, quindi avrebbe funzionato lo stesso.
Mi ha dato consigli sull'alimentazione di Gaia, già piuttosto buona fortunatamente, ma mi ha sollecitata a cercare di evitare del tutto la carne, preferendo il pesce, possibilmente quello azzurro, ed eliminare anche il latte di mucca. Yogurt, ricotta, latte di riso, bevanda di orzo invece vanno tutte benissimo.
Purtroppo non posso chiederlo come pediatra ASL perchè l'hanno messo sotto Bozzolo (mi pare...fortunato paese!) però, non ce n'è, per la salute fisica e psichica di mia figlia (e anche per la mia, diciamocelo!) non ho intenzione di fare una scelta economica e lasciarmi sfuggire questo splendido specialista.  Al diavolo! io me lo tengo come pediatra anche se privato.

Due settimane dopo Gaia ha avuto un pò di febbre e raffreddore. Ottima occasione per testare il nuovo pediatra! Chiamato, trovato subito, scritto la prescrizione, andata in farmacia, somministrato le gocce alla bimba (anche di sapore gradevole poffarbacco!!) e in 24 ore era sparito tutto.
Coincidenza??
Stregoneria??
Culo?????
Sta di fatto che questa prova l'omeopatia l'ha vinta in pieno e mia figlia non ha assunto nemmeno una goccia di Tachipirina.
E avanti così allora!!


N.D.R. Tutti glispecialisti, i negozi, le case editrici, i corsi e gli eventi indicati e consigliati su questo blog non vengono in alcun modo pubblicizzati sotto pagamento, ma solo per puro passaparola tra mamme che li hanno conosciuti direttamente e li vorrebbero consigliare ad altre mamme.

Torta di Mele senza zucchero

Ingredienti:
200gr farina
2 uova
500 gr mele a fette
1/2 bustina di lievito
buccia di un limone grattuggiata
200 gr di miele/malto d'orzo o di riso
1 bicchiere di latte di riso
50 gr di farina di mandorle
aroma alla vaniglia
un cucchiaio di olio


Sbattere le uova col miele/malto , unire tutti gli altri ingredienti tranne le mele.

Foderare una tortiera con carta da forno.

Versare l'impasto e distribuire sopra le mele tagliate a fettine sottili.

Infornare a 180° per 1 ora. (forno ventilato).

Consigli aggiuntivi:
1) se utilizzate ingredienti Bio meglio ancora.
2) il lievito può essere sostituito dal bicarbonato, meglio ancora.
3) se volete renderla più dolce, potete mettere nel Bimby o nel frullatore un pò di zucchero di canna (così diventa "zucchero di canna al velo") e spolverarlo sopra la torta quando esce dal forno.

Anche questa torta risulta morbida ma asciutta, perfetta da portarsi dietro per le merende.



domenica 28 aprile 2013

Torta di Carote senza zucchero

Ho semplicemente preso la mia ricetta preferita di torta di carote e ho sostituito lo zucchero col miele o il malto di riso. E' stato un successo.

Eccola qui:
400 gr carote (possibilmente bio)
3 uova
300 gr di miele o di malto di riso/orzo
1 bicchiere di olio d'oliva extravergine
300 gr di farina
50 gr di mandorle a lamelle
1 bustina di lievito
sale

Tritare le carote nel frullatore e metterle da parte. Sbattere le uova con il miele/malto e aggiungere l'olio e la farina, il lievito e un pizzico di sale.
Aggiungere infine le carote e le mandorle.
Foderare una tortiera con carta da forno e cuocere a 180° per 20 minuti.

Consigli aggiuntivi:
1) se utilizzate ingredienti Bio meglio ancora.
2) il lievito può essere sostituito dal bicarbonato, meglio ancora.
3) se volete renderla più dolce, potete mettere nel Bimby o nel frullatore un pò di zucchero di canna (diventando "zucchero di canna al velo") e spolverarlo sopra la torta quando esce dal forno.

Anche questa è una torta asciutta e per nulla "sporchevole" che potete piazzare in mano al pupetto.



sabato 27 aprile 2013

Torta di pane

Premessa: questa è una ricetta approssimativa perchè non c'è un unico modo di fare questa torta, potete trovare voi, a seconda delle preferenze, le quantità appropriate per gli ingredienti. Comunque cercherò di darvi qualche indicazione.

Uscite col pupo e passate in panetteria per prendergli "la ricciola" o "il cornetto", come volete chiamarlo (ricordo: possibilmente prendetelo senza strutto).
Il più delle volte a fine giornata vi resterà del pane secco. Guai a buttarlo via! Accumulatelo finchè non ne avete un pò per fare una torta...quanto? "un pò"! insomma...l'equivalente di 4 panini secchi tipo rosette, ecco diciamo così.

Bhe, un bel giorno prendete questo pane secco e lo mettete in ammollo in una ciotola piena di latte di riso per un'oretta. Quanto latte di riso?? Bhe, diciamo che deve essere abbastanza per essere assorbito tutto bene dal pane e afinchè il pane sia imbibito a tal punto da spappolarsi facilmente tra le vostre dita....procedete!

Ora viene la parte creativa. Aggiungete tutto quello che vi pare.
Io di solito ci metto un cucchiaio di olio d'oliva, l'uvetta, le scaglie di cocco, la farina di mandorle o di nocciole, i pinoli, e uno o due uova.
Se non volete metterci uova potete sostituire l'uovo con la ricotta, viene bene lo stesso.
Per dolcificare utilizzate il miele oppure il malto di riso o di orzo. Tenete presente che il latte di riso è già piuttosto dolce e anche l'uvetta, quindi assaggiate sempre prima di aggiungere altri dolcificanti.

Foderate una tortiera con carta da forno e versate l'impasto.

Ora viene la parte divertente: Cottura a occhio!! (che cacchio di ricetta, vi starete dicendo eh??!!)

Dai, suppergiù io cuocio questa torta a 180° per un tempo che varia da 45 a 90 minuti (dipende quanto risulta liquido l'impasto). Comunque state certe che quando vedete la torta prendere un colore dorato sulla superfice e asciugarsi...dovete aspettare ancora 5 minuti! Magari mettete la ventola, và!
;-)

Risulterà una torta compatta ma morbida. Tagliata a fettine e messa in un contenitore è comodissima da portarsi dietro quando si esce e messa in mano ai bimbi sporca meno di un biscotto plasmon.

Buon esperimento!
(Ne vale la pena fidatevi)

venerdì 26 aprile 2013

Merenda sana dei piccoli

Vi siete mai soffermate a leggere le etichette degli omogenizzati? dei biscotti Plasmon? Scegliete in modo consapevole l'alimentazione di vostro figlio?
Dopo la lettura di alcuni libri come "W la Pappa", un'abitudine si è inculcata in me: leggere gli ingredienti di ciò che offro a mia figlia. E cercare di darle solo omogeneizzati fatti in casa.

Ma quando si esce bisogna portarsi dietro delle merende e allora la cosa è complicata...ma anche no!

Ecco alternative sane e "pret à porter" per merende da passeggio:

Pop Corn fatti in casa.
Si compra il mais bio, si mette un pugno di chicci in un pentolino con un cucchiaio di olio di oliva extravergine e si chiude col coperchio. Io poi aggiungo anche un pizzico di sale, ma chi non vuole ovviamente può farne a meno. E' una merenda che consiglio dai 4 dentini in poi.

Crekers di riso
facilmente reperibili in commercio. Leggete bene le etichette per trovare quelli con meno ingredienti e assolutamente privi di strutto.

Il classico "cornetto di pane".
Fate un favore al bimbo...invece della brioche, prendetegli questo dal fornaio! Acquistabile fresco in qualunque panetteria. Preferite quelli senza olio ne strutto.

Crekers di mais
Se ne trovano di ottimi all'IN's di Cerese. Sono pure bio. Sono ottimi.

Taralli
La loro forma e grandezza sembra fata apposta per le ditina dei bimbi. Leggere sempre gli ingredienti per scegliere quelli più sani.

Prugne e albicocche secche.
Mia figlia le mangia al posto delle caramelle (che non sa cosa siano). Scegliete quelle senza conservanti ne additivi, possibilmente bio e decisamente denocciolate!

Mele disidratate.
Senza conservanti. Si trovano dappertutto ormai, anche al Tosano. Sono adatte o per bimbi già in grado di masticare pezzetti di cibo oppure per bimbi sdentati, che le ciuccerranno come fossero gomme da masticare! A contatto con la saliva si abborbidiscono, ma un bimbo senza denti non riesce a strapparne pezzetti.
Non le darei invece a bimbi che non sono ancora in grado di sminuzzare i pezztti di cibi un pò troppo solidi.

Purea di mela bio.
In qualunque negozio bio (al Bioanchio ad esempio) trovate queste comode alternative agli omogenizzati di frutta. A differenza di questi non contengono zuccheri ne conservanti. Solo frutta.

Banana
Il frutto-merenda più comodo di sempre.

Frutta varia a pezzetti (frutti di bosco, fragole, pera...)
tagliati a dadini e conservati in contenitori. Basta ricordarsi di portare una forchettina.

Frullato di frutta
Questa è una buona merenda che si fa però quando siamo a casa. Sbizzarritevi con la frutta a seconda dei gusti del vostro bimbo. Niente latte però. Tuttal'più latte di riso.

Spremuta
ci abbiamo fatto tutto l'inverno. Se l'arancia risulta troppo amara per i gusti del bimbo, provate la spremuta di mandaranci!! dolcissima :-)

Latte di riso
Leggete sempre l'etichetta!! Deve essere "al naturale". Senza zuccheri ne conservanti.

Biscotti bio senza zucchero
Ne ho trovati di ottimi al Tosano. In particolare ce n'è uno con le prugne che si scioglie bene in bocca e Gaia lo preferisce agli altri. Si chiamano"Biscotti prugna preparati con yogurt", della Germinal.

Mandorle a scaglie
per chi ha dentini da vendere.

Yogurt
il migliore è quello fresco e Naturale comprato al Mercato Contadino del sabato mattina lungo il Rio.Si può addolcirecon miele (solo per i bimbi sopra l'anno) o con il malto di riso.


E per finire...

TORTA DI PANE

TORTA DI CAROTE

TORTA DI MELE

SORBETTO o GHIACCIOLO fatto in casa

Presto vi posterò le ricette per queste ultime quattro merende fatte in casa, davvero speciali.
Ovviamente senza zucchero ma assolutamente buone!
Restate con noi...


Allattamento, doula e cesarei non necessari



L'amica Francesca Alberti, da anni impegnata su più fronti riguardanti l'accoglienza dei bambini che vengono al mondo e il supporto emotivo alle mamme mantovane, si presenta:


Mi chiamo Francesca Alberti, sono mamma di sei figli dai 16 anni ai 16 mesi. Mantovana di città, vivo
sui colli morenici. Da circa dieci anni mi dedico con amore e passione alle future madri e mamme con i
propri bambini stando loro accanto nel cammino della maternità e offrendo sostegno, informazioni, accompagnamento, consulenza e aiuto nel rafforzare le proprie competenze.
Nello specifico mi occupo di nascita e allattamento, sono Consulente Professionale in Allattamento IBCLC, Doula (figura di accompagnamento che sta accanto alla donna in gravidanza, travaglio-parto e primi mesi) e Presidente dell'Associazione Nazionale di Volontariato "Innecesareo" (www.innecesareo.it).  Prima Associazione italiana ad occuparsi nello specifico di prevenzione di cesarei innecessari, promozione VBAC (parto vaginale dopo cesareo), sostegno emotivo post cesareo o nascita medicalizzata, ma anche di parto e
allattamento naturale e rispettato e risveglio e consapevolezza femminile.
Offro, inoltre, la pratica e trattamento di "Armonizzazione Globale delle cicatrici da cesareo".

 Il mio percorso nasce proprio con la mia nascita da giovane donna a madre, esperienza che ha cambiato
completamente la mia vita di vent'enne e che tutt'ora è in elaborazione dentro me.
La nascita della mia prima figlia è stata traumatica, l'allattamento pure. Non ho ricevuto informazioni di nessun tipo, nessun sostegno o accudimento emozionale..volevo e voglio che più nessuna donna debba vivere ciò che io ho vissuto e così, ad un certo punto, ho avuto una sorta di "risveglio" come io lo chiamo, che mi ha portata a voler sapere, capire, riprendermi ciò che mi era stato tolto..ho iniziato a leggere, studiare e così via fino a che la grande motivazione e determinazione mi ha spinta a offrire il mio aiuto alle donne,
 le mamme e i bambini e infine farne il mio amato lavoro.

Una frase che spesso cito è questa: "Non possiamo migliorare il mondo se prima non miglioriamo il modo
di venire al mondo", la condivido pienamente, spero nel mio piccolo di poter contribuire a rendere le donne consapevoli, informate e in grado di riprendersi ciò che da sempre è di nostra competenza: parto e allattamento.

Per concludere, riprendiamoci il parto! anche l'allattamento sarà più facile :-)

Sul mi sito trovate nello specifico cosa faccio e offro (IBCLC e Doula), dove lavoro, i contatti e le varie iniziative proposte.

Grazie
Francesca Alberti
www.allattamentomantova.it




N.D.R. Tutti glispecialisti, i negozi, le case editrici, i corsi e gli eventi indicati e consigliati su questo blog non vengono in alcun modo pubblicizzati sotto pagamento, ma solo per puro passaparola tra mamme che li hanno conosciuti direttamente e li vorrebbero consigliare ad altre mamme.


Pappe in sperimentazione!

Per il problema dell'inzozzamento da bimbo sperimentatore di pappa, io ho trovato la soluzione finalmente!
IKEA. Ci sono dei bavagli furbissimi, plastificati che sono tipo delle mantelle, perchè hanno pure le maniche. E costano pure poco. L'unica scomodità è che per mantenere l'impermeabilità dopo il lavaggio vanno stirati. Ne ho comprati 8 così riesco ad avere un buon giro e a stirarli.
Eccoli qui:

http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/70179754/

giovedì 25 aprile 2013

Libri per bimbi da 8mesi circa

Ho fotografato i libri preferiti gi Gaia, ma sono parecchi quindi li posterò un pò alla volta.

Spotty di Eric Hill, è un bestseller. Gaia adora le finestrelle da aprire e i disegni semplici e colorati.





"Guarda c'è un buco...".
Questo è un libro bucato invece...bellissima serie, c'è anche "Il circo dei colori" che ormai so a memoria. Ha un bellissimo ritmo e la storia è a rima, facile da imparare e ripetere a memoria, appunto, mentre il bimbo..ha fretta di girare le pagine!


Chi si nasconde sotto i fiori?
Questo è un libro che ho trovato per caso alla libreria Nautilus, ogni fiore si trasforma in un animale! Affascinante.


Mumin. Non lo conoscevo ma visto che a Gaia piacciono le finestrelle l'ho acquistato. Non è un cartonato, ha le pagine sottili, eppure i colori e i disegni hanno conquistato l'attenzione della mia bimba.


Questi due ragazze...li dovete prendere! Sono due libri per il bagnetto. Il primo è della OBOIBI...so solo questo perchè  mi è stato regalato. se lo trovate prendetelo!! Gaia è da quando aveva 5 mesi che lo "sfoglia"...è un libretto gommoso sensoriale con pezzi che si possono staccare.
Il secondo invece "Pesciolino dove sei?" della collana ZeroTre è fantastico perchè è una storiella in rima di un pesciolino che bacia le varie parti del corpo del bimbo. Insieme al libretto c'è un pesciolino di spugna che spruzza acqua e serve proprio per giocare col bimbo mentre si legge la storia nell'acqua. (il pesciolino al momento della foto purtroppo...non era stato pervenuto...)


Il cavallino, di Kimiko.
Il primo POP-UP di Gaia. Semplicemente lo adora. Ok, devo ogni volta dirle di toccarlo piano altrimenti lo ridurrebbe in pezzetti...però ne vale davvero la pena.


Hervè Tullet è semplicemente un genio. Il gioco del buio:Questo è un libro ottimo e straordinariamente originale, per l'ora della nanna.
Visto così non sembra un granchè, ma basta lasciarlo aperto alla luce e poi, al momento della nanna, sdraiarsi a letto col bimbo, il libro, spegnere le luci e godersi lo spettacolo. E' stato fatto con uno speciale inchiostro fluorescente...vi dico solo che partirete per lo spazio!! Questo libro credo che possa piacere a bambini di QUALUNQUE età. (Bhe...piace da matti pure a me e a mio marito...)



Bhe questo...è un super-bestseller. Ce lo avevo anche io da bambina. Eric Carle e il suo BrucoMaisazio non credo abbia bisogno di presentazioni.

mercoledì 24 aprile 2013

Ordine in sala! Idee per l'arredo



Come fare in modo che la sala resti in ordine? E' di grande aiuto dare i giusti spazi al bambino, con ripiani per i giocattoli facilmente accessibili per la loro statura. Stile Montessori. Elisa è andata all'IKEA e senza spendere una fortuna ha risolto così:



Piano di parto. Cos'è e perchè.



Il Piano di Parto è un diritto di ogni madre.
E' una comunicazione scritta, da consegnare all'ospedale in cui avete deciso di partorire.
Perchè fare il piano di parto chiederete voi? perchè il parto non è un intervento medico ma una normale funzionalità del nostro corpo. Fintanto che non ci sono segnali per ritenerlo tale, NON va considerato un''EMERGENZA MEDICA e ogni intervento medico è inutile se non dannoso.

Invece purtroppo oggi la medicalizzazione di questo evento naturale è la norma.
Quando mi preparavo al parto avevo capito di avere due possibilità: o mi consegnavo ai medici ad occhi chiusi e delegavo a loro il mio parto (ma se poi si rivelava un evento traumatico non dovevo dare la colpa a loro), oppure partorivo IO con l'assistenza meno invasiva possibile. Ovviamente se qualcosa fosse andato storto non avrei esitato a mettermi nelle mani degli esperti. Ma, siamo realisti: nelle condizioni psicologiche giuste è statisticamente molto, ma MOLTO più probabile avere un normale parto vaginale che uno patologico. Se avete dubbi a  riguardo vi consiglio la lettura del libro "LaGioia del Parto" di InaMay Gaskin.

Tornando a noi, se durante la gravidanza, come vi auguro, vi siete premurate di raccogliere informazioni riguardo tutte le procedure sanitarie e non (a questo proposito vedi il mio articolo sulle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), a cui potreste essere sottoposte in caso di un normale parto vaginale, vi sarete sicuramente create delle aspettative.
E' importante tenere bene a mente che nessun ospedale può ignorare un piano di Parto.
Per evitare di dovervi prolungare in spiegazioni e insistenze mentre siete arrivate in reparto già in stato di travaglio, e rischiare quindi che chi è di turno si approfitti delle vostre condizioni per buttare nel cestino il vostro piano di parto e non scomodare la "routine ospedaliera", chiedete un incontro con la capo-ostetrica dell'ospedale in cui volete andare PRIMA di andare a partorire, magari al 7° o 8° mese e consegnate il piano di parto. In questo modo avrete modo di discuterne nel dettaglio e chiarirvi anche eventuali dubbi.

Questo è un esempio di Piano di Parto:

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Al Responsabile degenza ostetrica e ginecologica
Alla capo reparto e alle ostetriche dell’Ospedale .....

Durante la gravidanza abbiamo maturato alcuni desideri inerenti al giorno del parto per il quale abbiamo scelto di venire presso il vostro ospedale.
Questi sono per noi importanti per poter vivere serenamente questo evento, consapevoli però che qualora si presentasse una reale necessità di intervento non esiteremmo a seguire le indicazioni mediche.
Presentiamo questi nostri desideri per iscritto non per mancanza di fiducia verso chi mi assisterà ma perché il giorno del parto sospetto non sarò in grado di esprimermi al meglio e forse non sarò sempre lucida o sarà faticoso in certi momenti per me parlare. In questo modo lo staff potrà in qualche modo conoscere i miei pensieri e comunicare più facilmente con me. Immagino che mi sentirò indifesa quel giorno e, affinché io possa vivere l’esperienza del parto con fiducia in me stessa e soddisfazione, sarò lieta di essere rassicurata dal fatto che, se non si dovessero presentare complicanze, il personale cercherà di assecondare questi miei desideri. Ho la speranza infatti di percepire l’ambiente medico, a me sconosciuto, come protettivo e incoraggiante, e che ciò possa favorire il mio travaglio e il mio parto in modo naturale a beneficio della salute fisica e psicologica mia e del mio bambino e a favore anche dello stesso staff medico, in un clima di reciproca collaborazione, pazienza e flessibilità.

-          La mia principale fonte di ansia è l’idea di essere continuamente manipolata, incorrere in visite effettuate in modo rude o frettoloso e che mi venga negata libertà di movimento o scelta di posizione per affrontare travaglio e parto.
-          Al mio arrivo, se la vasca da parto fosse disponibile, gradirei molto probabilmente affrontare travaglio e forse anche parto in acqua.
-          Desidero ascoltare la mia musica durante il travaglio e , desidererei inoltre che fosse rispettata il più possibile la nostra intimità.
-          Non desidero tricotomia ne flebo endovena durante travaglio e parto.
-          In caso di monitoraggio fetale vorrei se possibile strumenti che mi consentano libertà di movimento.
-          Nell’ eventuale necessità di induzione del travaglio preferirei tenere l’ossitocina sintetica davvero come ultima prerogativa. (Tentare prima con massaggi ossitocici, gel vaginale o distensione manuale delle membrane e valutare eventualmente la rottura delle acque.)
-          Nella fase espulsiva desidero scegliere una posizione libera e assecondare le spinte istintivamente.
-          Desidero evitare l’episiotomia. Se ciò non fosse possibile desidererei l’anestesia locale.
-          Evitare l’uso di routine della manovra di Kristeller . Vorrei inoltre che per qualsiasi tipo di visita, manovra o operazione di routine o di necessità mi fosse chiesto il consenso prima di procedere.
-          Desidero che la bambina mi sia data in braccio appena nata e desidero provare ad allattarla subito in sala parto e poterla tenere per un tempo ragionevole ad instaurare il nostro primo legame.
-          Desidero che i tempi della fase di secondamento non vengano forzati se non per motivi clinici.
-          Eventuali suture su di me, vorrei fossero effettuate con anestesia locale e punti riassorbibili.
-          Il padre desidera accompagnare la bambina per il bagnetto e la visita pediatrica e di restare con lei fino a quando non mi sarà riportata poiché pensiamo che possa sentirsi rassicurata dalla sua voce.
-          Desidero che il bambino dopo il bagnetto e la visita, salvo nostra diversa indicazione, mi venga restituita immediatamente per favorire l'allattamento.Vi prego di non preoccuparvi di tenerla lontana da me per permettermi di riposare, è più importante per noi che lei sia rassicurata dalla mia presenza. Dal momento in cui mi sarà riportata desidero non separarmi più da lei, ovviamente se le nostre condizioni di salute lo permettono.
Richiedo inoltre:
-          Che la bambina venga alimentata esclusivamente con il mio latte e colostro, non le venga somministrata alcuna soluzione glucosata ne succhiotti o tettarelle e di poterla attaccare al seno a sua richiesta senza orari prestabiliti. Desidero inoltre essere informata prima della somministrazione di qualunque tipo di sostanza alla bambina.

Vi preghiamo di perdonarci se abbiamo forse scritto dettagli scontati, ma è il primo parto per noi.
Fiduciosi dell’accoglienza di queste richieste, ringraziamo di cuore tutto il personale che ci seguirà.

Firma dei genitori.

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Aggiungo una spiegazione: le prime 3 ore dopo il parto sono FONDAMENTALI per avviare un buon allattamento: il bambino esce dal corpo della madre con l'istinto di succhiare, più passa il tempo più questo istinto va sopendosi e il bambino dovrà re-imparare a ciucciare correttamente (con il possibile rischio di farvi verire le ragadi nei maldestri tentativi di riapprendere).
Non c'è NESSUNA evidenza scientifica del fatto che sia necessario che un bambino sano, nato a termine, debba passare delle ore in culla termica piuttosto che sul corpo nudo della madre. Insistete per ottenere questo vostro diritto, se vi viene negato ed è un vostro desiderio. La vista di un "camice" ha un grosso ascendete su ogniuno ma ricordate che il bambino è vostro, non dello staff medico, quindi l'ultima parola a questo riguardo spetta a voi e a voi soli.


Le raccomandazioni dell' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Conosci i tuoi diritti in merito al parto e alla permanenza in ospedale? L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un utile elenco di ciò che le mamme devono sapere.

Per un parto fisiologico, a conclusione di una gravidanza senza complicazioni, l’OMS suggerisce che ogni intervento medico venga valutato al momento e attuato solo quando vi siano ragionevoli motivi. In particolare, si raccomanda che:

1. Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta - familiare o non - e poter ricevere visite nel periodo post-natale.

2. A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura.

3. L'induzione al travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche e in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%.

4. Non c'è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere piu' del 10% - 15% di cesarei.

5. Non c'è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva: parti vaginali, dopo un cesareo, dovrebbero venir incoraggiati.
6. Non c'è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto.

7. La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e se richiesto, si raccomanda solo in uno stato avanzato del travaglio.

8. Durante il travaglio si dovrebbe evitare la somministrazione routinaria di farmaci se non per casi specifici.

9. Il monitoraggio fetale, fatto di routine, deve essere eseguito solo in situazioni mediche particolarmente selezionate e nel travaglio indotto.

10. Si raccomanda di non mettere la donna nella posizione supina durante il travaglio e il parto: si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio e di scegliere liberamente la posizione per lei più adatta al parto.

11. L'uso sistematico dell'episiotomia non è giustificato.

12. Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettano. Nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione dalla madre.

13. Si deve promuovere immediatamente l'inizio dell'allattamento persino prima che sia lasciata la sala parto.

14. L'allattamento costituisce l'alimentazione normale ed ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili.

15. In gravidanza si raccomanda un'educazione sistematica sull'allattamento al seno, poiché attraverso un'educazione e un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno. Si deve incoraggiare le madri a tenere il bambino vicino a loro e di offrirli il seno ogni volta che il bimbo lo richiede. E si raccomanda di prolungare il più possibile l'allattamento al seno e di evitare il complemento di aggiunte. Una madre in buona salute non ha bisogno di alcun complemento fino a 6 mesi di vita del bambino.

martedì 23 aprile 2013

Giocattoli particolari



Vorrei mostrarvi alcuni giocattoli di Gaia un pò particolari.




Giocattolo Steineriano a incastro scomponibile comprato su questo sito francese: http://www.enfance-mirandole.com/



Tappeto gommoso-puzzle comprato al Toys di Cerese, mano a mano che cresce lo utilizza in modo differente e con grande soddisazione.



Famiglia di bambolotti in legno e stoffa (notare la mamma con bimbo in fascia). Comprato anche questo su questo sito francese:


Bellissima bambola Waldorf , comprata sul blog di una mamma che le fa a mano http://www.piacerediconoscerti.it/bambole-waldorf/ a un prezzo onestissimo per una bambola di questo genere. Ha anche le scarpine in coordinato ma al momento della foto...non sono pervenute...

Sapete cosa sono le bambole Waldorf?
Sono bambole semplici e morbide, hanno al posto degli occhi e della bocca solo due puntini, questo dà al bambino la libertà di immaginare la fisionomia della bambola secondo il suo gusto e desiderio personali, ma soprattutto secondo i suoi stati d’animo può modificare nella sua mente l’espressione degli occhi e della bocca.
C’è una bambola per ogni età del bambino, la bambola per i primi mesi di vita del bambino ha un corpo appena abbozzato e non ha i lineamenti del viso, poi cominciano a prendere forma le gambe e le braccia, quindi con il passare degli anni la bambola riproduce lo sviluppo del bambino stesso. Nelle scuole Waldorf tutti i bambini giocano con le bambole, anche i maschietti; spesso diventa il loro alter ego o il loro fratellino immaginario, e con loro condividono prima la culla, poi il letto, e spesso il posto a tavola.

Libricini fatti in casa

L'amica Stefania oggi ci passa un'idea semplice e crativa per sfruttare un grigio pomeriggio di pioggia, in casa col suo pupo di poco più di un anno.

Ci siamo divertiti a creare dei libricini (che ora sono i suoi preferiti) con cartoncino e immagini stampate da internet...
Si possono fare come volete, e dell'argomento che il bimbo preferisce (noi es abbiamo "i trattori di Cristian" "le moto di Cristian" ......)
Li abbiamo fatti io e lui quando pioveva, e una volta pronti lui me li portava, si sedeva in braccio e io gli raccontavo la storia che avevamo creato....
Insomma, un ottimo modo x passare una giornata di brutto tempo in casa, e un passatempo anche quando mangia o prima di andare a letto....



Aggiungo solo che mi viene in mente che questi libricini si possono creare anche ritagliando immagini dalle vecchie riviste....ora non vedo l'ora che piova per buttarmi nel progetto insieme a Gaia!

lunedì 22 aprile 2013

Racconto di un Parto fantastico

Di Valentina Galli  (Asola - Agosto 2012)
Il mio parto: tutto qua? La consapevolezza è tutto!

Ciao Irene, ecco il mio racconto del parto, come me lo ricordo.
Spero sia incoraggiante per qualche mamma, perché so che di racconti brutti mentre si è incinta se ne ascoltano all'infinito. Perché tutti si prodigano nel terrorizzare le mamme in attesa? Si divertono? Mah... Solo una simpatica signora, mamma di un amico, giustamente verso la fine mi disse: "cara non ti devi preoccupare... Tu guardati intorno e pensa che sono passati tutti da lì!". Non proprio tutti, ma il concetto è chiaro. ;)
Torniamo al racconto. L'attesa è stata tranquillissima, a parte lo stress da lavoro, che ho prolungato fino all'8 mese. Niente da rilevare dai vari controlli. A parte la glicemia alta nei primi esami, tutto nella norma. Sono andata al consultorio di paese e ho deciso di partorire ad Asola. Abito a metà strada tra Mantova e Asola, però ho sentito tanti brutti racconti su Mantova, mentre ad Asola pare che seguano le raccomandazioni per un parto NATURALE e RISPETTATO, come voglio io. In più c'è la possibilità di partorire in acqua!
Ho frequentato il corso di Accompagnamento alla nascita da Cecilia Tosato (www.nascitarmonica.com) e mi si è aperto un mondo che da sola avrei faticato a trovare, ma sento che è mio. Ho letto un mucchio di libri e sono piena di informazioni. Gli amici e il marito mi prendono in giro per il mio linguaggio tecnico. Il marito sul parto non teme più che possa succedere qualcosa di brutto a me e a Riccardo, ma piuttosto che qualcosa non vada come io VOGLIO che vada. Teme che faccia una crisi nel caso.
Eh si, perché ho le idee molto chiare su tutto. Poteva essere controproducente, ma invece è stato fondamentale!
Quindi consiglio n.1: mai affidarsi ciecamente ai dottori e alla sanità, soprattutto sul parto che è una cosa che compete alla natura, alla mamma e al bambino!!
Consiglio n.2: mai recarsi all'ospedale per partorire senza il piano del parto.
Consiglio n.3: difendere con le unghie e con i denti la propria privacy almeno nelle prime 2 ore dopo il parto. Dire al papa' che mandi via tutti. È forse il momento più importante della vita di tuo figlio. Arriva da un altro mondo, dove deve stare se non tra le braccia della sua mamma, a cercare il seno e ad abituarsi pian piano alla novità?

Speravo che Riccardo anticipasse di qualche giorno, ma invece arriva il fatidico giorno del termine senza che succeda nulla. Da un mese sento dei dolorini tipo mestruazioni. L'utero si prepara, dicono. Però la pancia non si è mai abbassata, eh! Vorrei andare da tutti quelli che mi dicevano che ero indietro perché la pancia era alta a far vedere che così è rimasta fino alla fine! E anche la storia delle lune è una bufala, almeno per me. L'ho chiesto in ospedale quando ho fatto la cartella clinica e mi hanno detto che i bambini nascono tutti i giorni..

Dormivo tipo 12 ore al giorno. I 16 kg in più cominciavano a pesare sul serio! Prendevo il sole. Così il Ricky si rinforzava le ossa, dicevo a chi mi mostrava perplessità.
Mangiavo montagne di ciliegie. L'albero era pieno, non le lavavo nemmeno. Con buona pace dei fanatici dell'amuchina o del bicarbonato. Ragazze, siamo serie: ho vissuto coi gatti per 20 anni come fossero miei fratelli e in 33 anni non ho preso la toxo, dovevo prenderla in 9 mesi in cui di gatti non ne vedevo nemmeno l'ombra?!?!?!? Io me ne sono fregata. Da qualche parte avevo letto che lavare con amuchina o bicarbonato non è che in automatico preserva dalla contaminazione. La cosa fondamentale è non mangiare la terra su cui un eventuale gatto killer abbia fatto pipì o cacca negli unici 15 giorni della sua breve vita in cui sia eventualmente malato di toxo. Insomma, anche mangiando l'insalata dell'orto una possibilità su un milione. La carne cruda e i salumi però non li mangiavo. Non mi piacciono.

Insomma conducevo una vita perfetta. Sapevo che poi non sarebbe mai più stata così "perfetta", ma lo stesso non potevo più aspettare. E così pur non credendoci vado a documentarmi su internet sui metodi naturali per indurre l'inizio del tavaglio. Mi decido per quello più semplice: fare sesso col marito, che suo malgrado accetta anche se non molto convinto, vista la scarsa attrattiva data dal pancione. È da 9 mesi che gli dico che deve approfittare di questo periodo in cui ho l'ormone impazzito, perché poi rimpiangerà... L'ha capito solo dopo 6 mesi dal parto...
So che non è stato quello, ma di fatto il mattino dopo quando mi sveglio per fare pipì, mi rendo conto che esce acqua inodore e incolore proprio da lì! Quando si rompono le acque dicono che esce tanta acqua tutta in una volta. Nel mio caso no, quindi mi rimane il dubbio... Era il tappo? Mi sembrava troppo liquido. Aspetto un po' a casa, ogni tanto ho qualche contrazione, ma niente di che. Quando bagno tutto l'assorbente mi decido ad andare all'ospedale.
Una volta li anche l'ostetrica di turno è scettica: "ma come di solito arrivano con un asciugamano tra le gambe!" Io avevo lo slip sottile e un microassorbente...
Mi hanno detto di venire se si rompevano le acque e così ho fatto! Avrei voluto rimanere a casa in realtà! Avevo già paura che l'essere all'ospedale rallentasse il tutto e infatti non sentivo nemmeno più le blande contrazioni di prima. Ho sempre pensato: ma se già è complicato andare in bagno quando non si è a casa propria, come può essere partorire in mezzo a sconosciuti?!
Vabe, comunque avevo ragione, si erano rotte le acque, quindi mi tocca restare in ospedale, con la cena alle 17 e la sveglia alle 6. Addio ai sogno di travaglio a casa fino alla fine. Pero' almeno si era mosso qualcosa.
Ho iniziato subito a questionare, perché non volevo mi facessero l'iniezione di antibiotico. Poi il dottore ha contrattato: le concediamo di aspettare che il travaglio inizi naturalmente per 48 ore invece che per le 24 standard, però l'antibiotico è necessario. Amen. Almeno ho preso tempo, il parto indotto era una delle mie più grandi paure!!

Così passo una giornata in ospedale ad annoiarmi. Posso ancora leggere il Vanity, ho una sala parto tutta per me in attesa che liberino il letto. Alla sera prima di dormire mi scende la depressione. Non so se siano gli ormoni o vedere altre mamme che già allattano. O sentire i pianti disperati dei bimbi appena nati nelle altre stanze. Così va a finire che mi stanco, penso, non dormo e al momento giusto non avrò più forze. Uffa. A peggiorare le cose in piena notte arriva una mamma che in mezz'ora va e torna dalla sala parto. Ho scoperto poi che era alla terza figlia!
Quando finalmente riesco ad addormentarmi ricominciano le contrazioni. Non è ancora travaglio, l'utero continua a prepararsi. In pratica non era ancora in fase di dilatazione ma di ammorbidimento. Sarà, ma ogni mezz'ora mi sembrava di morire. Non riuscivo a stare a letto, mi alzavo e andavo in bagno. L'ostetrica che poi mi ha assistito mi ha assicurato che quelle contrazioni li sono peggio del vero travaglio, perché non si produce ancora l'anestetico naturale che allevia il dolore. Ed era vero.
Al mattino dopo sono ancora in fase di stallo, forse col sesso abbiamo disturbato un po' il Ricky, ma lui non era pronto...
Ma invece il suo giorno era arrivato!
Con l'arrivo del papà e l'intervento del l'ostetrica che poi mi ha assistito (si chiama  Giusy e lavora ad Asola, fantastica) alle 8,30 è iniziato il travaglio vero e proprio e alle 12,44 è nato!!
Mi stavo lagnando che non avevo dormito, che avevo queste contrazioni, ma a più di 24 ore dalla rottura delle acque ancora non succedeva nulla ecc.. Giusy mi dice: non preoccuparti. Adesso insegno a tuo marito un massaggio alle caviglie che fa produrre l'ossitocina naturale e se non funziona lo mando a prendere dei chiodi di garofano e facciamo un decotto. È stato come un mantra, mi sono sentita protetta, sicura e a casa. E non sarà un caso che dopo 5 minuti di massaggio sono iniziate le contrazioni regolari ogni 4 minuti!!
Quindi consiglio n.4: invocare la propria buona stella, che mi capìti un'ostetrica giusta per me. Con lei devo entrare in sintonia e sarà lei a toccare mio figlio per prima.
Consiglio n.5: evitare come la peste i ginecologi. Se loro devono intervenire vuol dire che qualcosa sta andando storto.
Consiglio n.6: non farsi portare una brioche dal futuro papà prima di iniziare il travaglio. Io ho vomitato tutto alle prime contrazioni.
Il travaglio vero e proprio è poi avvolto in una nube mistica. È vero che si dimentica e lo ricordo addirittura con nostalgia!
Ero coricata sul fianco in un grande letto e tra una contrazione e l'altra mi addormentavo, mentre il marito fino all'ultimo armeggiava col cellulare. Non mi ascoltava, avevo detto che non ce la facevo, che rinnegavo tutto e volevo il cesareo. Ma l'avevo istruito bene. Sapeva che gli avrei tagliato la gola dopo, se fossero intervenuti in qualche modo medicalmente. Il mio piano del parto prevedeva: no a tutto. Episiotomia, ossitocina sintetica, analgesici, epidurale, cesareo, manovre varie. Non volevo che intervenissero a meno di gravi problemi o pericolo di vita. Anche sul monitoraggio avevo da ridire. Infatti la povera Giusy ogni tanto me lo appoggiava alla pancia, ma senza mettere quella cintura scomoda, perché non lo volevo.
Per mettermi a mio agio mi ha subito abbassato le tapparelle (era il 15 giugno), ha messo una bella musica rilassante, mi ha chiesto se gradivo il profumo dell'arancia (?!?!?), che in aromaterapia è energizzante. Poi mi massaggiava, mi rassicurava senza badare troppo alle mie proteste, mi lasciava in pace il più possibile. In circa 3 ore sono arrivata alla dilatazione completa. Le contrazioni sono dure, ma mi concentravo a respirare lentamente e in un attimo sparivano. Mi veniva freddo subito dopo e mi addormentavo.
Quando è venuto il momento delle spinte io non percepivo nulla. È stata Giusy a propormi di mettermi in piedi o sul water per vedere se sentivo le spinte. Io ho scelto il water. Scherziamo? Di stare in piedi non avevo la forza. Anche sul water mi addormentavo, appoggiata a un cuscino.
Quando finalmente ho iniziato a sentire che qualcosa si muoveva mi è salita la rabbia e la frenesia. Adesso basta, è ora che tu esca di qui!!!
Così ho iniziato a spingere e a urlare con tutta la mia forza, sovrumana in quel momento. Abbiamo cambiato posizione, prima a terra sulle ginocchia appoggiata al letto e aggrappata a mio marito e poi, ma sì, la vasca! È stato il marito a ricordarselo! La Giusy non sapeva se avrebbe fatto in tempo a riempirla, il Ricky avanzava inesorabile.
Ormai ero galvanizzata, le spinte non fanno male come le contrazioni. Sentivo solo un piccolo bruciore a miss Patata (poi mi ha dato un solo punto).
Le ultime 4 spinte, sempre in ginocchio, aggrappata a una corda, le ho fatte nella vasca, così il Ricky è nato in acqua. Bello e comodo. Ti senti finalmente leggera. Poi lui non sente la botta fredda quando esce.
Quando me l'ha porto lui mi guardava negli occhi. Non ha mai pianto, sembrava davvero curioso di capire dov'era capitato. Me lo sono appoggiata sulla pancia, ancora immersi nell'acqua e attaccati tramite il cordone. Era tutto bianco di vernice caseosa, così le prime cose che gli ho detto sono state: "ciao Ricky, siamo un po' bruttini, eh?!" :). E intanto al Papi scendeva una lacrimuccia.
Poi tutti avvolti negli asciugamani caldi ci hanno aiutato a sdraiarci nel letto. Io ero piena di forza, come se mi fossi appena svegliata da un sonno ristoratore. Gli ormoni erano già in azione. In quel momento mi è scattato un amore folle e uno stato di benessere totale. Felicità allo stato puro.
Per far uscire la placenta non ho voluto l'ossitocina, è bastata una piccola spinta senza dolore, ma stando in piedi. Il Ricky era ancora attaccato alla sua placenta. È stato il Papi dopo 3 ore a tagliare il cordone. Lui è rimasto buono buono appoggiato alla mia pancia, tra i seni, aveva già l'istinto di ciucciare.
Dopo 3 ore l'abbiamo affidato alle infermiere del nido, non potevo sottrarlo alle 2 ore (inutili) in incubatrice. Per fortuna ha dormito.
Nei 3 giorni seguenti l'ho tenuto in braccio il più possibile. L'ho lasciato al nido solo per andare in bagno o farmi la doccia. Non ho portato il ciuccio per non interferire con l'allattamento e nel piano per il nido mi ero raccomandata di non somministrargli latte artificiale.
Il resto fa parte di un altro capitolo, basti sapere che l'allattamento si è avviato bene, ha iniziato ad aumentare già all'ospedale e lo allattero' ad oltranza anche dopo i 6 mesi. Poi ha pianto pochissimo, zero coliche.

In conclusione la mia buona stella mi ha aiutato, ma diciamo che considero vero il detto: aiutati che il ciel ti aiuta!
Il cosiddetto empowerment. Funziona! Se affronti il parto con le idee chiare, sapendo ciò che ti aspetta, credendo nelle tue forze e avendo fiducia nel bimbo che sta per nascere, alla fine ti vien davvero da dire: tutto qua?
Adesso capisco perché fino a 50 anni fa li facevano tranquillamente a casa, beate loro! ;)

Pasta al Salmone e Asparagi

Il problema quotidiano di preparare a pranzo un pasto che sia rapido (mio marito deve scappare al lavoro), sano e possibilmente accessibile anche alla mia quasi duenne oggi per lo meno è risolto.

Ho cotto a vapore per 20 minuti due filetti di salmone (comprato all' IN's di cerese: costa poco e sono già belli che puliti, disliscati e surgelati) e due mazzi di asparagi. L'ho fatto col Bimby (generoso e apprezzatissimo regalo di nozze) perchè è molto comodo in questo caso, ma ovvimente qualunque altro metodo di cottura va bene.
Fatto soffrittino con la cipolla, aggiunto il salmone tagliato a bocconcini e gli asparagi tagliati a pezzetini, un cucchiaio di ricotta fresca presa sabato mattina al Mercato Contadino lungo il Rio, in centro a Mantova...un pizzico di sale e "Buttiamo la pasta!"

E tutta la famiglia ha mangiato di gusto.

Bhe, in reltà Maia ha così apprezzato il sugo che ha mangiato solo quello...si vede che stamattina con la nonna aveva mangiato abbastanza carboidrati sottoforma di ricciola e ora voleva un pò di verdure e proteine.

NDR
per bimbi sotto l'anno e/o sdentatini, il sughetto si può frullare ed ecco pronta una buonissima pappa.

NDR
il nostro Pediatra, Dr. Leggeri, avverte che è meglio preferire pesce azzurro rispetto ad altro pesce e soprattutto rispetto alla carne, che andrebbe possibilmente mangiata solo raramente. Tuttavia io amo così tanto il salmone che ogni tanto in alternativa cucino quello... però, perchè no, questo sughino si potrebbe fare anche con qualche aliciotta al posto del salmone!

domenica 21 aprile 2013

Valigia per il parto



Ecco l'elenco della mia valigia per l'ospedale.
Non ho utilizzato tutto quello che ho portato, ma nel più ci sta il meno...ed ero certa di non aver dimenticato niente!!


BORSA PER LA DEGENZA IN OSPEDALE:
-          3 camicie da notte
-          4 mutandine
-          vestiti per il ritorno a casa
-          2 reggiseni
-          2 paia calzini
-          assorbenti
-          vestaglia
-          golfino
-          beauty (spazzolino, dentifricio, detergente doccia, crema viso, crema corpo, spazzola, shampo e balsamo)
-          accappatoio tessuto sintetico
-          asciugamano x bimba
-          5 body cotone
-          5 tutine cotone
-          5 paia calzine
-          6 bavaglini
-          libro
-          un rotolo di pannocarta per fae il bidet
-          caricabatteria cellulare
-          pancera
-          mutandine a rete usa e getta
-          fogli copriwater
-          tappi per orecchie

BORSA PER IL PARTO
-          Piano di Parto
-          Vestiario x raggiungere l’ospedale: tuta, accappatoio spugna, coperta, telo plastica, catino x vomito, scarpe ginnastica.
-          Mutandine usa e getta di rete e assorbenti
-          macchina fotografica con carica batterie
-          panno x il viso
-          burro di cacao
-          bottiglia di acqua
-          succhi di frutta
-          elastico x capelli
-          calze di lana
-          piccolo stereo con CD
-          pantofole e ciabatte di gomma
-          olio mandorle
-          biscotti, cioccolata, barrette energetiche
-          soldi, documento d’identità, tessera sanitaria e cellulare
-          cartella degli esami clinici
-          prima vestizione bimba: body, tutina, calzine, camicino di seta, cuffia, pannolino
-          fazzoletti
-          kit per raccolta campione cordonale
-          copertina bimba
-          2 sacchetti riscaldanti


BORSA PER IL RITORNO A CASA
-          navicella omologata auto
-          sacco bimba
-          cappotto