mercoledì 24 aprile 2013

Ordine in sala! Idee per l'arredo



Come fare in modo che la sala resti in ordine? E' di grande aiuto dare i giusti spazi al bambino, con ripiani per i giocattoli facilmente accessibili per la loro statura. Stile Montessori. Elisa è andata all'IKEA e senza spendere una fortuna ha risolto così:



Piano di parto. Cos'è e perchè.



Il Piano di Parto è un diritto di ogni madre.
E' una comunicazione scritta, da consegnare all'ospedale in cui avete deciso di partorire.
Perchè fare il piano di parto chiederete voi? perchè il parto non è un intervento medico ma una normale funzionalità del nostro corpo. Fintanto che non ci sono segnali per ritenerlo tale, NON va considerato un''EMERGENZA MEDICA e ogni intervento medico è inutile se non dannoso.

Invece purtroppo oggi la medicalizzazione di questo evento naturale è la norma.
Quando mi preparavo al parto avevo capito di avere due possibilità: o mi consegnavo ai medici ad occhi chiusi e delegavo a loro il mio parto (ma se poi si rivelava un evento traumatico non dovevo dare la colpa a loro), oppure partorivo IO con l'assistenza meno invasiva possibile. Ovviamente se qualcosa fosse andato storto non avrei esitato a mettermi nelle mani degli esperti. Ma, siamo realisti: nelle condizioni psicologiche giuste è statisticamente molto, ma MOLTO più probabile avere un normale parto vaginale che uno patologico. Se avete dubbi a  riguardo vi consiglio la lettura del libro "LaGioia del Parto" di InaMay Gaskin.

Tornando a noi, se durante la gravidanza, come vi auguro, vi siete premurate di raccogliere informazioni riguardo tutte le procedure sanitarie e non (a questo proposito vedi il mio articolo sulle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità), a cui potreste essere sottoposte in caso di un normale parto vaginale, vi sarete sicuramente create delle aspettative.
E' importante tenere bene a mente che nessun ospedale può ignorare un piano di Parto.
Per evitare di dovervi prolungare in spiegazioni e insistenze mentre siete arrivate in reparto già in stato di travaglio, e rischiare quindi che chi è di turno si approfitti delle vostre condizioni per buttare nel cestino il vostro piano di parto e non scomodare la "routine ospedaliera", chiedete un incontro con la capo-ostetrica dell'ospedale in cui volete andare PRIMA di andare a partorire, magari al 7° o 8° mese e consegnate il piano di parto. In questo modo avrete modo di discuterne nel dettaglio e chiarirvi anche eventuali dubbi.

Questo è un esempio di Piano di Parto:

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Al Responsabile degenza ostetrica e ginecologica
Alla capo reparto e alle ostetriche dell’Ospedale .....

Durante la gravidanza abbiamo maturato alcuni desideri inerenti al giorno del parto per il quale abbiamo scelto di venire presso il vostro ospedale.
Questi sono per noi importanti per poter vivere serenamente questo evento, consapevoli però che qualora si presentasse una reale necessità di intervento non esiteremmo a seguire le indicazioni mediche.
Presentiamo questi nostri desideri per iscritto non per mancanza di fiducia verso chi mi assisterà ma perché il giorno del parto sospetto non sarò in grado di esprimermi al meglio e forse non sarò sempre lucida o sarà faticoso in certi momenti per me parlare. In questo modo lo staff potrà in qualche modo conoscere i miei pensieri e comunicare più facilmente con me. Immagino che mi sentirò indifesa quel giorno e, affinché io possa vivere l’esperienza del parto con fiducia in me stessa e soddisfazione, sarò lieta di essere rassicurata dal fatto che, se non si dovessero presentare complicanze, il personale cercherà di assecondare questi miei desideri. Ho la speranza infatti di percepire l’ambiente medico, a me sconosciuto, come protettivo e incoraggiante, e che ciò possa favorire il mio travaglio e il mio parto in modo naturale a beneficio della salute fisica e psicologica mia e del mio bambino e a favore anche dello stesso staff medico, in un clima di reciproca collaborazione, pazienza e flessibilità.

-          La mia principale fonte di ansia è l’idea di essere continuamente manipolata, incorrere in visite effettuate in modo rude o frettoloso e che mi venga negata libertà di movimento o scelta di posizione per affrontare travaglio e parto.
-          Al mio arrivo, se la vasca da parto fosse disponibile, gradirei molto probabilmente affrontare travaglio e forse anche parto in acqua.
-          Desidero ascoltare la mia musica durante il travaglio e , desidererei inoltre che fosse rispettata il più possibile la nostra intimità.
-          Non desidero tricotomia ne flebo endovena durante travaglio e parto.
-          In caso di monitoraggio fetale vorrei se possibile strumenti che mi consentano libertà di movimento.
-          Nell’ eventuale necessità di induzione del travaglio preferirei tenere l’ossitocina sintetica davvero come ultima prerogativa. (Tentare prima con massaggi ossitocici, gel vaginale o distensione manuale delle membrane e valutare eventualmente la rottura delle acque.)
-          Nella fase espulsiva desidero scegliere una posizione libera e assecondare le spinte istintivamente.
-          Desidero evitare l’episiotomia. Se ciò non fosse possibile desidererei l’anestesia locale.
-          Evitare l’uso di routine della manovra di Kristeller . Vorrei inoltre che per qualsiasi tipo di visita, manovra o operazione di routine o di necessità mi fosse chiesto il consenso prima di procedere.
-          Desidero che la bambina mi sia data in braccio appena nata e desidero provare ad allattarla subito in sala parto e poterla tenere per un tempo ragionevole ad instaurare il nostro primo legame.
-          Desidero che i tempi della fase di secondamento non vengano forzati se non per motivi clinici.
-          Eventuali suture su di me, vorrei fossero effettuate con anestesia locale e punti riassorbibili.
-          Il padre desidera accompagnare la bambina per il bagnetto e la visita pediatrica e di restare con lei fino a quando non mi sarà riportata poiché pensiamo che possa sentirsi rassicurata dalla sua voce.
-          Desidero che il bambino dopo il bagnetto e la visita, salvo nostra diversa indicazione, mi venga restituita immediatamente per favorire l'allattamento.Vi prego di non preoccuparvi di tenerla lontana da me per permettermi di riposare, è più importante per noi che lei sia rassicurata dalla mia presenza. Dal momento in cui mi sarà riportata desidero non separarmi più da lei, ovviamente se le nostre condizioni di salute lo permettono.
Richiedo inoltre:
-          Che la bambina venga alimentata esclusivamente con il mio latte e colostro, non le venga somministrata alcuna soluzione glucosata ne succhiotti o tettarelle e di poterla attaccare al seno a sua richiesta senza orari prestabiliti. Desidero inoltre essere informata prima della somministrazione di qualunque tipo di sostanza alla bambina.

Vi preghiamo di perdonarci se abbiamo forse scritto dettagli scontati, ma è il primo parto per noi.
Fiduciosi dell’accoglienza di queste richieste, ringraziamo di cuore tutto il personale che ci seguirà.

Firma dei genitori.

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Aggiungo una spiegazione: le prime 3 ore dopo il parto sono FONDAMENTALI per avviare un buon allattamento: il bambino esce dal corpo della madre con l'istinto di succhiare, più passa il tempo più questo istinto va sopendosi e il bambino dovrà re-imparare a ciucciare correttamente (con il possibile rischio di farvi verire le ragadi nei maldestri tentativi di riapprendere).
Non c'è NESSUNA evidenza scientifica del fatto che sia necessario che un bambino sano, nato a termine, debba passare delle ore in culla termica piuttosto che sul corpo nudo della madre. Insistete per ottenere questo vostro diritto, se vi viene negato ed è un vostro desiderio. La vista di un "camice" ha un grosso ascendete su ogniuno ma ricordate che il bambino è vostro, non dello staff medico, quindi l'ultima parola a questo riguardo spetta a voi e a voi soli.


Le raccomandazioni dell' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

Conosci i tuoi diritti in merito al parto e alla permanenza in ospedale? L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un utile elenco di ciò che le mamme devono sapere.

Per un parto fisiologico, a conclusione di una gravidanza senza complicazioni, l’OMS suggerisce che ogni intervento medico venga valutato al momento e attuato solo quando vi siano ragionevoli motivi. In particolare, si raccomanda che:

1. Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta - familiare o non - e poter ricevere visite nel periodo post-natale.

2. A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura.

3. L'induzione al travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche e in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%.

4. Non c'è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere piu' del 10% - 15% di cesarei.

5. Non c'è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva: parti vaginali, dopo un cesareo, dovrebbero venir incoraggiati.
6. Non c'è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto.

7. La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e se richiesto, si raccomanda solo in uno stato avanzato del travaglio.

8. Durante il travaglio si dovrebbe evitare la somministrazione routinaria di farmaci se non per casi specifici.

9. Il monitoraggio fetale, fatto di routine, deve essere eseguito solo in situazioni mediche particolarmente selezionate e nel travaglio indotto.

10. Si raccomanda di non mettere la donna nella posizione supina durante il travaglio e il parto: si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio e di scegliere liberamente la posizione per lei più adatta al parto.

11. L'uso sistematico dell'episiotomia non è giustificato.

12. Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettano. Nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione dalla madre.

13. Si deve promuovere immediatamente l'inizio dell'allattamento persino prima che sia lasciata la sala parto.

14. L'allattamento costituisce l'alimentazione normale ed ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili.

15. In gravidanza si raccomanda un'educazione sistematica sull'allattamento al seno, poiché attraverso un'educazione e un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno. Si deve incoraggiare le madri a tenere il bambino vicino a loro e di offrirli il seno ogni volta che il bimbo lo richiede. E si raccomanda di prolungare il più possibile l'allattamento al seno e di evitare il complemento di aggiunte. Una madre in buona salute non ha bisogno di alcun complemento fino a 6 mesi di vita del bambino.